A pochi giorni dalla fine del mese di novembre, che chiude anche l’autunno e l’anno meteorologico, il bilancio delle temperature registrate presso la stazione storica dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF dell’UNIMORE, situata sul torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena, consegna un quadro già ben delineato dell’andamento climatico per questo mese.
“A quanto risulta – afferma l’esperto Luca Lombroso – saranno, letteralmente, bruciati tutti i record storici di caldo, relativamente almeno agli ultimi 184 anni, per la città di Modena”.
Il mese di novembre si avvia, dunque, ad essere messo in archivio con una temperatura media attorno a 12.8°C. “Gli ultimi giorni del mese – spiega Luca Lombroso – possono al più spostare il valore di un paio di decimi, ma è comunque certo che il record precedente di novembre più caldo, ancora fermo al 1926 con 11.9°C, è letteralmente stracciato da questo mese di novembre del 2014”. Superati anche i recenti e caldi novembre del 2006 e del 2012, fino ad ora secondi insieme al 1963 con 11.1°C.
Riguardo all’autunno meteorologico, che va dal 1° settembre al 30 novembre, si concluderà con 17.1°C, che batte il record del recente 2006 con 16.8°C. In classifica, poi, seguono il 2011 con 16.3°C ed il 2012 e 2013, insieme al 2001, con 16.2°C. “Eloquente – commenta Luca Lombroso – la sequenza di autunni caldi degli ultimi anni e come mai prima del XXI secolo si fosse sfondata la soglia di 16°C, mentre ora si oltrepassano addirittura i 17°C”.
Infine, per quanto riguarda l’anno meteorologico, che va da dicembre al novembre dell’anno successivo, risulta il più caldo in assoluto con una temperatura media di 16.2°C, superiore nel valore al 2007, che con 16°C appariva già una annata molto particolare, soprattutto se si pensa che la media, cui si faceva allora riferimento (quella del trentennio 1971-2000) era di 13.8°C ed al fatto che, fino al 1997, mai si era superata, a Modena, una media annuale di 15°C.
“Giusto per fare un paragone – continua la sua analisi il tecnico dell’Osservatorio Geofisico dell’UNIMORE Luca Lombroso – la temperatura registrata in questo anno meteorologico porta Modena ad avere una temperatura media simile a quella che, almeno un tempo, era caratteristica dell’Italia centro-meridionale. Si tratta di un vero e proprio spostamento, naturalmente virtuale, di Modena verso latitudini più meridionali, con le conseguenti ripercussioni che ormai si vedono in modo chiaro sugli ecosistemi, l’ambiente e, non ultimo, l’estremizzazione dei fenomeni meteorologici”.
Questo dunque il quadro. “A questo punto – conclude Luca Lombroso – viene facile un commento: il global warming sta bruciando i riferimenti del passato e, dunque, occorre prepararsi adeguatamente per un futuro che potrebbe riservarci ulteriori sorprese”.
Previsione. Al momento non si intravede un cambiamento della situazione. Gli ultimi giorni di novembre trascorreranno ancora decisamente miti per la stagione, con temperature addirittura in rialzo a causa di una massiccia sciroccata, che manterrà il tempo uggioso, a tratti con piovaschi e, domenica-lunedì, anche piogge diffuse e persistenti. Un relativo calo delle temperature, poi, si dovrebbe avere nei primi giorni di dicembre. Tuttavia, appare più come una diminuzione fisiologica per l’avanzare, solo sul calendario, dell’inverno astronomico, mentre quello vero e proprio per ora non sembra affatto alle porte.