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La via italiana alla cura dell’Asma moderato pubblicata su Lancet Respiratory Medicine

Leonardo-Fabbri-2La Via Italiana alla cura dell’Asma moderato in uno studio promosso dall’Agenzia Italiana del Farmaco e coordinato dalla Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico, Diretta dal prof. Leonardo Fabbri e dalla Struttura Complessa di Pneumologia dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara, diretta dal prof. Alberto Papi. La ricerca, pubblicata sul numero di dicembre della prestigiosa Lancet Respiratory Medicine ha provato che l’associazione fissa budesonide – formoterolo in pazienti con asma moderato deve essere usata regolarmente almeno 2 volte al giorno per ottenere un controllo ottimale.

Sono questi i risultati di uno studio tutto italiano condotto in quasi 900 pazienti reclutati in 30 centri italiani. “Lo studio dimostra che per il paziente con asma moderato, il controllo ottimale viene ottenuto somministrando la terapia con un unico farmaco che combina budesonide e formoterolo in maniera regolare, spegnendo le riacutizzazioni e favorendo un adeguato rispetto della terapia da parte del paziente che gioca per l’asma come per tutte le malattie croniche un ruolo cruciale.” L’asma è una patologia in continua crescita, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i nuovi casi aumentano del 50% ogni dieci anni. L’asma colpisce oltre 3 milioni di italiani, circa 30,000 nella provincia di Modena, che vedono con preoccupazione le riacutizzazioni asmatiche legate soprattutto alle infezioni virali nei mesi invernali ed alle allergie in primavera, con conseguenze importanti sulla qualità della vita dei soggetti affetti e con pesanti riflessi economici (assenze da lavoro, scuola) che possono essere controllate col nuovo approccio terapeutico.

“Con i pazienti cronici – spiega la dottoressa Bianca Beghé, ricercatore della Clinica di Malattie Respiratorie dell’ Università di Modena e Reggio Emilia che nell’ambito dello studio ha reclutato e seguito il maggior numero di pazienti per centro – il problema principale è il corretto utilizzo della terapia perché il paziente, quando non avverte il sintomo, tende a dimenticare la terapia e il controllo. Per  questo motivo è importante aver dimostrato l’efficacia della terapia continuata anche nell’asma moderato.” Proprio per aiutare i pazienti cronici a convivere con la loro patologia e a utilizzare correttamente le cure, presso gli ambulatori delle Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico vengono organizzate riunioni mensili, aperte a tutti i pazienti e ai loro famigliari. “Una vera e propria, scuola dell’asma per adulti e bambini” conclude la dottoressa Beghé.

 

Modena punto di riferimento della ricerca

La prestigiosa pubblicazione conclude un anno di grande soddisfazione per il gruppo di ricerca respiratorio modenese, che ha visto la pubblicazione di altre 2 importanti ricerche, una del Prof. Fabbri sulla farmacogenetica della BPCO (Lancet Respiratory Medicine 2014 Jan;2(1):44-53), e una del Prof. Luca Richeldi (ora Professore Ordinario di Malattie Respiratorie alla Università di Southampton) sulla fibrosi polmonare idiopatica (New England Journal of Medicine 2014; May 29;370(22):2071-82).

La produttività internazionale del gruppo modenese ha avuto nell’anno altri importanti riconoscimenti. La nomina del Prof. Enrico Clini a Direttore della Assemblea Clinica (> 1,000 pneumologi europei) della European Respiratory Society. Inoltre, grazie ad un indice di produttività scientifica (Hirsch Index) di 76 che lo pone al top 5% della intera comunità scientifica respiratoria europea, alla elezione del Prof. Fabbri a Founding Fellow della European Respiratory Society, un Club dei top 130 pneumologi fra i 40,000 soci della stessa. E’ infine di questi giorni la cooptazione del prof. Fabbri nel direttivo editoriale del American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine,  la più importante e prestigiosa rivista scientifica dell’ area respiratoria.

 

 

















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