Con i voti favorevoli dei gruppi PD e Lista Civica Pistoni, il voto contrario del Movimento 5 stelle e l’astensione dei gruppi Forza Italia Lista Sassolesi e lista Sassuolo 2020, il Consiglio comunale di Sassuolo, nella seduta serale di giovedì 18 dicembre, ha approvato i due schemi di contratti tra il Comune di Sassuolo ed SGP, Sassuolo Gestioni Patrimoniali, per la gestione rispettivamente dei servizi per gli immobili da destinare a funzioni pubbliche e dei servizi di riscossione, tassa rifiuti e patrimonio immobiliare.
“L’atto in discussione è una conseguenza di altri già approvati dal Consiglio Comunale riguardanti l’atto di indirizzo del Piano Concordatario, il bilancio di previsione 2014 e atti di indirizzo del 2013 per l’assegnazione di servizi ad SGP – ha affermato il Sindaco Claudio Pistoni, illustrando il documento. Con questo atto si vanno di fatto a formalizzare ed a definire nel merito le modalità e le condizioni economiche.
Per il 2015, per la gestione della Tassa sui rifiuti, sono previsti 121.500. Per l’anno 2014, per lo stesso servizio, l’importo dovuto è rapportato ad 8 mesi, dal 1 aprile, ed ammonta a 81.000 euro.
Per la gestione del patrimonio immobiliare e catastale, sono previsti, per il 2015, 160.000 euro. Per il 2014, l’importo dovuto è rapportato a 7 mesi, ed ammonta a 93.442 euro.
Per il servizio di gestione della riscossione delle entrate comunali, con decorrenza dal 1 gennaio del 2015, l’importo è di 120.000 euro.
L’importo complessivo per tutti gli altri servizi gestiti dalla Società, come previsto dall’atto di indirizzo per il Piano Concordatario, si attesterà, per il 2015, a 3,2 milioni di euro, rispetto ai 3,4 milioni di euro del 2014.
Questi contratti rispondono non solo alle condizioni poste dal concordato in essere, ma anche alla necessità di dare continuità alla gestione sia dei beni comunali, sia dei servizi pubblici, partendo dalla tassa sui rifiuti ma arrivando ai servizi basilari per la collettività come la manutenzione delle scuole, delle strade e del verde pubblico che ovviamente non possiamo permetterci di interrompere”.
Nel corso del dibattito che ha anticipato il voto, parla di ‘”irregolarità palesi”, il Capogruppo del Movimento 5 stelle Erio Huller: “Il fatto che il contratto per la gestione della tassa rifiuti sia in vigore dall’aprile 2014 e quello per la gestione patrimoniale da maggio 2014 significa che votiamo oggi una convenzione già attuata da 8 mesi e relativa a servizi che non sono stati definiti da nessun contratto. In merito al personale, se i servizi saranno gestiti da 6 persone e considerando che alcuni dipendenti stanno rientrando in comune, significa che prima parte del personale era inutilizzato. Gli oneri del Piano concordatario, a cui si è iniziato a fare fronte con l’innalzamento delle tasse, continueranno ad essere scaricati sui cittadini”.
Replica nel merito dell’intervento del Consigliere Huller, il Consigliere Susanna Bonettini (PD): “Non è vero che ci sono ritardi nei contratti, perché questi devono essere fatti solo al termine di passaggi che sono stati chiaramente definiti. E l’iter si è interrotto temporaneamente nel periodo elettorale perché la legge lo impone.
La storia di SGP e l’iter seguito da un anno a questa parte per l’ammissione al concordato è chiarissimo e ben specificato anche nella Delibera in discussione oggi. La proposta concordataria risale a luglio e la sua integrazione richiesta dal Tribunale, è di settembre. E’ in questa fase e nella fase precedente, del 2013, in cui sono stati definiti gli indirizzi funzionali all’ammissione al concordato, che sono stati definiti anche i contratti di servizio per le nuove funzioni previste nel 2015 e che si sono andate ad affiancare ad altre funzioni già gestite da SGP.
Per quanto riguarda il pagamento dei creditori, questo è previsto tecnicamente dal piano concordatario, ed è giusto sul piano anche etico considerando che si tratta di fornitori che hanno svolto un lavoro al servizio della collettività e che è giusto che siano pagati”.
In chiusura del dibattito, il Consigliere Silvano Rutigliano (M5S), annunciando il voto contrario del Gruppo, denuncia un “presunto conflitto di interessi del tecnico incaricato per seguire la procedura di concordato che risulterebbe contestualmente ricoprire un importante ruolo all’interno di un banca creditrice nei confronti di SGP: Se queste informazioni fossero confermate – chiede – non si tratterebbe di una violazione dell’art. 163 n. 3 e di un conflitto di interessi?”
(resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)