Si tiene mercoledì 14 gennaio presso l’aula magna dell’istituto Spallanzani a Castelfranco Emilia dalle ore 9 alle 13 l’iniziativa della Cgil di Modena per discutere del progetto di Casa della Salute che sorgerà nella sede dell’Ospedale Regina Margherita.
L’iniziativa, rivolta a delegati ed attivisti sindacali, si aprirà con la relazione di Tamara Calzolari della segreteria provinciale Cgil Modena. Parteciperanno ai lavori della mattinata il sindaco di Castelfranco Stefano Reggianini e il direttore generale dell’Ausl di Modena Mariella Martini. Interverranno anche delegati e attivisti sindacali, operatori sanitari del distretto e della Casa della Salute di San Secondo Parmense che porteranno la loro testimonianza.
Chiuderà l’iniziativa Daniela Bortolotti della segreteria Cgil Emilia-Romagna.
L’iniziativa si colloca nell’ambito della campagna nazionale “Salviamo la Salute!” lanciata a settembre dalla Cgil su tutti i territori, con l’obiettivo di discutere idee e proposte per innovare e salvaguardare il welfare socio-sanitario.
Accogliendo la sfida nazionale, “in provincia di Modena abbiamo pensato di concentrare la nostra riflessione sulla trasformazione dell’ospedale di Castelfranco-Emilia in Casa della Salute di grandi dimensioni – spiega Tamara Calzolari – come caso emblematico di trasformazione organizzativa che sia in grado di dare risposte utili all’evoluzione dei bisogni di salute dei cittadini del distretto”.
Rispetto alla buona riuscita dell’operazione, la Cgil ritiene che molto dipenderà dalle modalità con cui la trasformazione si concretizzerà, evitando che la casa della Salute sia semplicemente una sommatoria di ambulatori e puntando invece ad una vera integrazione di tutte le specialità mediche, in un percorso di presa in carico complessiva del paziente. Importanti saranno inoltre i percorsi di integrazione con l’ospedale di Baggiovara e il Policlinico di Modena che danno risposte ai pazienti nella fase acuta.
Importante anche il rispetto dei tempi di realizzazione della Casa della Salute, 3 anni a partire da maggio 2015. La Cgil chiede anche un percorso concordato per la gestione del personale a seguito della chiusura di alcuni reparti, e garanzie per l’adeguata formazione delle professionalità future.
Poiché il progetto sulla Casa della Salute di Castelfranco prevede la realizzazione anche di un reparto di Hospice (il primo in provincia) e l’Ospedale di comunità che avranno come bacino l’intero distretto, è inoltre necessario l’adeguamento del servizio di trasporto pubblico (oggi ancora carente) per collegare meglio i 6 Comuni del Distretto.
La Cgil è da tempo impegnata nella contrattazione sulla riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche, e anche per la Casa della Salute di Castelfranco chiede garanzie per l’aumento delle prestazioni e delle equipe specialistiche, a cominciare dal day surgery (chirurgia ambulatoriale).
“In questo processo – spiega Calzolari – il sindacato vuole essere protagonista attivo incalzando e sostenendo con le proprie proposte l’amministrazione e l’Ausl perché sia data ai cittadini una concreta opportunità di migliorare la propria struttura sanitaria”.