Nei giorni scorsi – esattamente il 12 gennaio – le associazioni imprenditoriali di Federchimica e Farmindustria e le federazioni sindacali dei chimici Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil si sono incontrate per definire il tema degli scostamenti tra inflazione programmata e reale ed anticipare la scadenza del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 180.000 i lavoratori addetti in circa 1600 imprese), procedendo da subito alla apertura del negoziato per il rinnovo (quello in vigore scade il 31 dicembre 2015).
Nulla di fatto, un’occasione persa. “E’ mancato il coraggio – sostengono Emilio Miceli, Sergio Gigli, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil – , è mancata quell’autonomia che ha da sempre contraddistinto le relazioni industriali nel sistema chimico-farmaceutico che ha permesso uno sviluppo di modelli di relazione in grado di valorizzare il lavoro e l’impresa”.
“In questo senso si è aperta – aggiungono – una fase nuova, piena di incognite, che rischia di fare arretrare e non progredire le basi su cui si regge il contratto nazionale. E’ stato, questo, un atto che denota mancanza di prospettiva e di lungimiranza destinato ad inasprire i rapporti non solo centrali ma soprattutto a livello delle imprese”. “ In questi anni – ricordano Miceli, Gigli e Pirani – abbiamo governato vertenze delicate ed importanti e condiviso processi di riorganizzazione che hanno permesso, in una congiuntura difficile, di attenuare i colpi della crisi garantendo l’occupazione e la competitività”.
“Tutti motivi questi – concludono i leader dei chimici – che ci inducono a una riflessione preoccupata poichè non sarà facile ricostruire quelle relazioni che hanno dato i risultati positivi che sono stati raggiunti e che rischiano di essere compromesse”.
Filctem, Femca, Uiltec – di fronte a questo quadro – hanno deciso di convocare per il prossimo 2 febbraio a Roma gli esecutivi unitari al fine di definire il percorso contrattuale, a cominciare dalla individuazione dei contenuti della piattaforma.