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Premio Mortara ad un laureato UNIMORE

Marco-BriantiUn neolaureato UNIMORE – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si aggiudica prestigiosa borsa di studio istituita dalla Banca d’Italia intitolata a Giorgio Mortara. Si tratta del dott. Marco Brianti, uno dei più brillanti laureati nella laurea magistrale in Economia e Politiche Pubbliche sfornati dal Dipartimento di Economia “Marco Biagi” dell’Ateneo emiliano.

Il riconoscimento della Banca d’Italia, destinato agli studenti  che vogliono perfezionare gli studi all’estero, che consiste per l’Anno Accademico 2015/2016 nella erogazione di un contributo utile a coprire le tasse e tutte le spese che lo studente sosterrà oltre frontiera, oltre ad un assegno di 24.000 euro e la possibilità di fare fino a 6 mesi di stage presso la Banca d’Italia, premia ogni anno due tesi di laurea magistrale di Economia, in  particolare Macroeconomia e Finanza, con un rilevante contenuto di carattere statistico-quantitativo.

La tesi di laurea del dott. Marco Brianti, che si è laureato con 110 e lode avendo come relatore il prof. Mario Forni del Dipartimento di Economia “Marco Biagi” di UNIMORE, dal titolo “Shock informativi e VAR strutturali: una valutazione della non-fundamentalness” si focalizza su un problema che colpisce uno specifico strumento econometrico: i VAR strutturali, presentati per la prima volta negli anni ottanta dal premio Nobel Christopher Sims. Grazie ad una attenta valutazione del problema, la tesi ottiene robusti risultati empirici sull’effetto che le informazioni possono avere sul ciclo economico. Da questo studio si evince che le informazioni sono una causa preponderante del ciclo economico e che l’effetto di impatto che queste notizie hanno sul numero di ore lavorate e sul livello del PIL è opposto a quanto suggerito dalla Teoria Neoclassica.

“Marco Brianti  – afferma il prof. Mario Forni dell’UNIMORE – ha svolto, sotto la mia supervisione scientifica, uno studio empirico sull’idea, attualmente  al centro del dibattito economico, che le fluttuazioni cicliche siano in larga parte determinate da notizie relative a sviluppi futuri della tecnologia e della produttività. Marco ha trovato una robusta evidenza empirica a sostegno di questa tesi, avanzata da Beaudry e Portier (American Economic Review, 2006), in contrasto con la tesi opposta, avanzata da Barski e Sims (Journal of Monetary Economics, 2011) e da Forni, Gambetti e Sala (Economic Journal, 2014)”.

“Non potrei essere più felice del premio ottenuto, – afferma il Marco Brianti – tuttavia voglio sottolineare che questo riconoscimento è il risultato di un duro lavoro svolto non solo da me, ma da tutto il corso di laurea Economia e Politiche Pubbliche che sostiene i propri studenti in ogni passo del proprio percorso. Ricordo ogni singolo esame, ogni singolo confronto con ogni professore non solo come un momento di crescita ma come un bel momento. A Modena ho trovato un ambiente estremamente stimolante senza il quale non avrei mai avuto la possibilità di dire queste parole in questo momento. Pertanto ringrazio con tutto il cuore tutti i compagni di corso del mio anno, ma anche degli anni precedenti, che mi sono stati sempre vicini, tutti i professori che ho avuto e, soprattutto, il mio relatore, il professor Mario Forni che mi ha guidato e supportato nel costruire giorno per giorno la tesi che è stata premiata”.

 

Marco Brianti

Nato a Parma,11 Luglio 1989 dopo aver conseguito la laurea triennale in Economia e Management  all’Università di Parma con il massimo di voti e lode, ha conseguito la laurea magistrale in Economia e Politiche Pubbliche all’UNIMORE sempre con 110 e lode. Ha frequentato la Scuola estiva di Matematica Internazionale a Perugia. Nel percorso di studi ha partecipato, nell’anno accademico 2011-2012, ad un’esperienza di trading finanziata della Banca Directa e per l’anno accademico 2015-2016 ha vinto la borsa di studio Giorgio Mortara. E’ stato assistente alla didattica nella preparazione degli studenti della Fondazione San Carlo e ha supportato docenti di matematica con esercitazioni settimanali.

 

















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