Il Consiglio dei ministri, sollecitato anche dalle pressioni che sono arrivate in questi giorni da parlamentari e amministratori del Pd, oggi ha varato misure urgenti in materia di esenzione dell’Imu. In particolare ha ampliato la platea delle aree e dei soggetti che sono esentati dal pagamento dell’Imu sui terreni montani e ha spostato il termine per il versamento dell’imposta per chi ne è ancora soggetto al 10 febbraio (originariamente era lunedì prossimo). Grande soddisfazione per la decisione del Governo viene espressa dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Edoardo Patriarca, Matteo Richetti e Stefano Vaccari che, in queste settimane, si erano fatti portavoce delle proteste del nostro territorio:
“Ancora una volta, il lavoro di squadra, concertato tra gli amministratori e le associazioni di categoria sul territorio e, noi, in qualità di rappresentanti a Roma, è riuscito a conseguire il risultato atteso. Il Consiglio dei ministri, in via straordinaria, si è riunito nel pomeriggio di oggi, dopo che in mattinata si era tenuta una riunione, risultata poi decisiva, tra il ministro dell’Economia Padoan e quello dell’Agricoltura Martina. Il Governo, sollecitato a più riprese da noi e dai nostri colleghi del Pd in rappresentanza di tutti i territori italiani, ha trovato una buona soluzione a un problema che, dopo la sentenza del Tar del Lazio, rischiava di cadere nel caos. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliando la platea dei soggetti esenti dal pagamento della tassa. L’esenzione totale, infatti, è prevista per 3.456 Comuni montani: prima erano 1.498. Insomma, nuovi criteri adottati e le molte esenzioni previste vengono incontro alla giusta esigenza di non penalizzare i terreni montani e le loro attività agricole, e determinano una significativa riduzione della platea dei Comuni e dei contribuenti interessati”.