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Modena, nuovo blitz animalista per fermare la vivisezione sulle scimmie nell’università cittadina

blitz-animalistaSabato mattina alcuni attivisti hanno protestato contro l’uso di Macachi negli esperimenti di vivisezione all’università di Modena. Il “flashmob” si è svolto davanti allo stabulario di via del Pozzo, il luogo in cui i Primati sono detenuti e in cui si svolgono le procedure sperimentali al centro dello scandalo.

“Nel giorno di San Geminiano, vogliamo continuare a raccontare ai modenesi che cosa accade dietro le mura dello stabulario dell’università della nostra città. Animali evoluti e intelligenti come i Primati, che vengono immobilizzati per mesi in apparecchi di contenzione, e ai quali successivamente viene aperto il cranio e applicata un’apparecchiatura con bulloni e cemento; quindi per anni gli animali vengono sottoposti a stimolazioni e le loro reazioni registrate mediante sonde ed elettrodi a livello cerebrale; infine i Primati vengono uccisi. Il tutto nel vano intento di studiare il cervello umano, con scarsi o nulli risultati, quando esistono metodi ben più moderni ed evoluti, che non richiedono l’uso della vivisezione.”

Per l’occasione, gli attivisti si sono sistemati intorno al collo una catena chiusa da un lucchetto, proprio per ricordare la condizione degli animali durante l’esperimento. Recentemente, un video diffuso da Striscia la Notizia mostrava un esperimento simile a quello che viene condotto a Modena e in cui il collo delle scimmie appariva bloccato e incatenato.

(LAV Modena, AnimAnimale, Animal Amnesty)

















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