Sfruttava la buona fede della gente facendosi consegnare denaro che diceva essere destinato ad una Onlus che segue i ragazzi cresciuti senza una famiglia. Tre studenti minorenni, colpite dall’iniziativa tanto da rinunciare a parte della loro paghetta devolvendo al ragazzo alcuni euro, insospettite dall’assenza di loghi riconducibili a una qualsiasi associazione nella cartolina ricevuta all’atto della donazione hanno segnalato l’accaduto al 112 dei Carabinieri di Reggio Emilia. Sul posto è stata fatta convergere una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che dopo aver sentito le ragazze si ponevano alle ricerche del giovane rintracciandolo poco lontano. Effettivamente come sospettato dalle tre ragazzine la raccolta fondi era una truffa per intascare soldi grazie all’altruismo e al senso di solidarietà altrui. Con l’accusa truffa i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura reggiana un 32enne di Torino con precedenti specifici.
L’uomo ha avvicinato le tre ragazzine palesando una raccolta fondi per conto di un’associazione che si occupava di ragazzi sfortunati in quanto cresciuti senza una famiglia. Un racconto che ha impietosito le tre ragazzine che hanno rinunciato ai soldini in loro possesso 4 euro che hanno consegnato al ragazzo ricevendo in cambio una cartolina dell’iniziativa. L’assenza di loghi e nomi di qualsiasi associazione ha insospettito le 3 ragazzine che hanno segnalato l’accaduto al 112 dei Carabinieri. Quindi l’intervento dei Carabinieri e la scoperta che l’input delle 3 ragazzine era fondato: l’uomo, fermato dai carabinieri anche per sua stessa invenzione, si era inventato tutto per spillare soldi a chi aderiva in buona fede alle sue bufale. E’ stato quindi denunciato per truffa. I 4 euro sono stati restituiti alle 3 studentesse.