domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaLa figura di Guido Carli al centro di un incontro promosso dalla...





La figura di Guido Carli al centro di un incontro promosso dalla Biblioteca di Economia Sebastiano Brusco dell’Unimore

guido-carliLa Biblioteca di Economia Sebastiano Brusco di UNIMORE – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il CEFIN – Centro studi banca e finanza dedica uno dei suoi appuntamenti alla figura di Guido Carli, economista e politico italiano. L’appuntamento mercoledì 25 febbraio 2015 alle ore 17.00 presso la Biblioteca di Economia Sebastiano Brusco (viale Berengario 51) a Modena, dove verrà presentato il volume  “La figura e l’opera di Guido Carli. Testimonianze” curato dal figlio Federico Carli (Bollati Boringhieri 2014).

All’incontro, interverrà lo stesso autore Federico Carli, docente di Global Economic Challenges presso la LUISS Università Guido Carli, che si confronterà con il prof. Cesare Bisoni, docente di Economia degli intermediari finanziari di UNIMORE e membro del CEFIN, Valter Caiumi, Presidente di Confindustria di Modena, Francesco Trimarchi, Direttore della sede di Bologna della Banca d’Italia. L’incontro sarà coordinato dalla prof.ssa Elisabetta Gualandri, docente di Economia degli intermediari finanziari di UNIMORE e membro CEFIN.

“Ripercorrendo la figura e le opere su Guido Carli, – afferma la prof.ssa Elisabetta Gualandri di UNIMORE – il volume consente al lettore di sviluppare una preziosa ricostruzione storica del percorso economico e finanziario del nostro Paese nella seconda metà del secolo scorso. Guido Carli ha infatti avuto un ruolo di primo piano nell’economia italiana del secondo dopoguerra, con ruoli di estremo rilievo e visioni lucide e forti, quanto mai attuali in diversi ambiti, che lo hanno portato ad individuare i punti di debolezza del nostro Paese ed a cercare di porre in atto azioni positive al riguardo. Ricordo in particolare: l’economia internazionale e un solido ancoraggio dell’Italia agli istituti internazionali, atlantici ed europei; la finanza pubblica e la qualità della spesa pubblica in grado di incidere sulla performance di lungo periodo dell’economia; il ruolo e l’indipendenza della Banca d’Italia, la sua azione di vigilanza e i primi stimoli concorrenziali al mercato del credito; la politica monetaria e creditizia e il controllo dell’inflazione degli anni settanta; il mondo  confindustriale, le sollecitazioni concorrenziali e il percorso verso l’economia di mercato. Da ultimo nel ruolo di Ministro del Tesoro, la sua azione è stata indirizzata verso due principali obiettivi: le privatizzazioni e l’unione economica e monetaria europea. Tutti temi, quindi quanto mai attuali, sui quali pensiero e opere di Guido Carli hanno inciso profondamente, ma che costituiscono tutt’ora sfide aperte per il nostro Paese”.

 

Guido Carli

Laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Padova, inizia la sua carriera nel 1937 come funzionario all’IRI. Presidente del Mediocredito dal 1953 al 1956, presidente dell’Ufficio Italiano Cambi dal 1956 al 1957, ministro del commercio con l’estero nel governo Zoli (19 maggio 1957 – 1º luglio 1958), presidente del Crediop (gennaio 1959 – agosto 1960), nell’ottobre 1959 è nominato direttore generale della Banca d’Italia. Ne diventa governatore nell’agosto 1960, sostituendo Donato Menichella, e resterà in carica fino al 18 agosto 1975, quando rassegnerà le dimissioni. A sostituirlo sarà chiamato Paolo Baffi, suo principale collaboratore – benché non sempre le vedute fossero coincidenti – in quanto direttore generale dell’istituto di emissione dal 1960. I motivi per cui Carli si dimette da governatore non sono mai stati completamente chiariti. È stato presidente di Confindustria dal 1976 al 1980. È eletto senatore come indipendente della Democrazia Cristiana nel 1983 e nel 1987, non è rieletto nel 1992. È stato presidente dell’Assonime (Associazione fra le Società Italiane per Azioni) dal 1989 al 1991. È stato Ministro del Tesoro nel sesto e nel settimo governo Andreotti, dal 22 luglio 1989 al 24 aprile 1992. In tale veste è uno dei firmatari per l’Italia del trattato di Maastricht. Dal 1º novembre 1978 alla morte è presidente dell’università LUISS di Roma, che nel 1994, ad un anno dalla sua morte, cambiò il nome in LUISS Guido Carli.

 

L’appuntamento, ad ingresso libero, è aperto a tutti gli interessati. Per informazioni scrivere a rita.parente@unimore.it oppure chiamare 059 2056754.

 

















Ultime notizie