Sono 1200 i candidati delle liste Cisl Scuola, presenti in 500 istituzioni scolastiche della regione, che nelle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie ( RSU) del 3, 4, 5 marzo si presenteranno ad un corpo elettorale di circa 60mila persone, tra docenti e personale Ata.
“E’ un appuntamento importante – sottolinea Anna Cicognani, segretario generale regionale della Cisl Scuola – che sollecita i lavoratori a rendersi protagonisti per determinare la loro diretta rappresentanza sul luogo di lavoro, ed è evidente che, al di là dei fumosi annunci mediatici ventilati in questi giorni dal presidente del Consiglio Renzi, una forte partecipazione potrebbe essere la risposta più efficace contro chi vuol ridimensionare le prerogative del sindacato, limitandone il ruolo negoziale”.
“Cisl Scuola – continua la Cicognani – si presenta al voto con la sua identità di sindacato responsabile che fa del confronto e del negoziato il terreno privilegiato del suo agire: ottenere risultati concreti per la tutela dei lavoratori è l’obiettivo a cui è rivolta ogni nostra iniziativa, mai fine a se stessa, mai demagogica, mai piegata a ragioni che non siano di natura sindacale. D’altro canto, anche in anni così difficili, i risultati ottenuti, come ad esempio il piano di assunzione per il personale precario ed il recupero degli scatti di anzianità, testimoniano quanto la nostra linea fosse giusta”.
“Ora – continua la sindacalista – il nostro impegno è consolidarli e conquistarne di nuovi, come le garanzie per la stabilità degli organici docente e Ata, il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da sei anni, il mantenimento degli scatti di anzianità nell’ipotesi di nuove carriere e il ripristino delle posizioni economiche Ata, la costruzione di una vera “Buona Scuola” condivisa dai lavoratori, la revisione del sistema previdenziale con forme più flessibili di uscita”.
“Siamo da sempre – conclude la Cicognani – il sindacato con il più alto numero di iscritti fra il personale della scuola e a tutti chiediamo di dare il proprio personale apporto alla costruzione di un buon risultato elettorale, perché anche da questo potrà dipendere il rilancio di una corretta politica scolastica. Un voto che confermi e rafforzi la nostra presenza di certo aiuterà i lavoratori a contare di più, ad essere sempre più incisivi”.