mercoledì, 11 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeCronacaDalla base operativa ricavata all'interno delle ex Reggiane gestiva un redditizio traffico...





Dalla base operativa ricavata all’interno delle ex Reggiane gestiva un redditizio traffico di eroina

carabinieri-manetteDalla base operativa che aveva realizzato nello stabilimento delle Reggiane, un tempo cuore produttivo della città di Reggio Emilia ed oggi rifugio di sbandati e senza tetto, gestiva dal 2011 un redditizio traffico di eroina che vendeva nella zona della Stazione di Reggio Emilia a un numero considerevole di tossicodipendenti. Per non essere beccato cambiava continuamente numero di telefono avendo cura di informare i suoi clienti. Un giro d’affari assolutamente redditizio quello ricostruito dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia che hanno sentito numerosi clienti accertando migliaia di cessioni di eroina fatte da Kamel, ovvero il nome di battaglia con cui il pusher era conosciuto negli ambienti dei tossicodipendenti.

Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia accogliendo le richieste avanzate dal Sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta, ha emesso a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che l’altra sera è stata eseguita dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa che hanno condotto le indagini. In carcere con l’accusa di spaccio di stupefacenti aggravato dalla continuazione del reato è finito un cittadino tunisino 36enne domiciliato a Reggio Emilia presso lo stabilimento dismesso delle Reggiane, ristretto a disposizione della competete Autorità Giudiziaria.

L’indagine prese il via alla fine del mese di novembre dello scorso anno quando i Carabinieri dell’Aliquota Operativa appresero che un cittadino tunisino che viveva all’interno delle ex Reggiane era dedito allo spaccio di eroina che perfezionava nelle vie antistanti la stazione ferroviaria di Reggio Emilia. L’attività condotta dai Carabinieri consentiva di intercettare all’interno della dismessa area delle reggiane il sospetto a cui Carabinieri sequestravano un cellulare. Dal telefono del pusher i Carabinieri risalivano a quelli di vari clienti che venivano tutti sentiti dai Carabinieri. Tali attività hanno permesso di ricostruire una diuturna e proficua attività di spaccio compiuta a favore di numerosi giovani reggiani che hanno dichiarato di aver comprato in plurime occasioni eroina da un giovane tunisino a loro noto come Kamel che poi è stato riconosciuto in apposita seduta di individuazione fotografica nell’odierno indagato. La certosina attività investigativa portava a ricostruire oltre 1.000 cessioni di eroina fatte negli ultimi 4 anni per un business di svariate migliaia di euro. Le risultanze investigative dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa concordate dalla Procura reggiana e recepite dal GIP hanno quindi portato all’odierno provvedimento restrittivo che ha visto il pusher finire in carcere.

 

















Ultime notizie