Una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di trasporto per 39 disabili da casa verso il centro diurno, il centro socio-occupazionale o attività del tempo libero e ritorno al domicilio.
È quanto prevede la delibera sulle linee di indirizzo per la gestione del servizio alle attività diurne, socio-occupazionali e del tempo libero da giugno 2015 a maggio 2017, illustrata nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 26 febbraio dall’assessora Giuliana Urbelli, con deleghe a Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza, e approvata con il voto favorevole di Pd, Sel e CambiaModena: Il M5s ha votato contro mentre si sono astenuti FI e Per me Modena.
Nell’ambito dello stesso tema, l’assemblea ha respinto (voto contrario di Pd e Per me Modena; favorevole di M5s e CambiaModena; astenuti Sel e FI) un ordine del giorno presentato da Marco Bortolotti di M5s che invitava a valutare la possibilità di integrare il servizio di trasporto disabili in Seta “in modo da configurare un vero e proprio servizio pubblico” dando in appalto solo il servizio del personale accompagnatore.
L’appalto per il servizio di trasporto avrà una durata di due anni, con una spesa presunta di 145 mila euro più Iva per anno di attività. L’aggiudicazione è prevista mediante procedura negoziata su lettera di invito ad almeno cinque fornitori, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base a prezzo (30 per cento del punteggio) e qualità del servizio (70 per cento).
“I servizi di trasporto sono parte di un’offerta integrata alla persona volta a migliorarne l’autonomia e rappresentano un punto cardine per permettere una reale integrazione e inclusione sociale”, ha affermato l’assessora. “Il trasporto risponde infatti al bisogno della persona con disabilità o in condizione di limitata autonomia di muoversi liberamente e di rendersi più indipendente rispetto ai familiari, riducendo di conseguenza anche il carico per le famiglie”.
Il servizio è destinato ai cittadini residenti nel Comune di Modena che non possono usufruire dei mezzi pubblici per limitazioni personali ed è caratterizzato da una marcata personalizzazione per ciò che riguarda orari, luoghi, utilizzo di mezzi attrezzati e presenza di eventuale accompagnatore oltre all’autista. In alcuni casi il trasporto è necessariamente singolo, in altri è multiplo, anche sulla base delle esigenze dell’utenza.
La gestione dell’affidamento dei servizi di trasporto è prevista all’interno dei contratti di servizio in regime di accreditamento per centri residenziali e semiresidenziali e all’interno del contratto di gestione per i centri socio-occupazionali. I restanti trasporti rivestono quindi carattere residuale.
Per l’assegnazione sono previsti elementi di valutazione su affidabilità, capacità economica, finanziaria e tecnica, esperienza, dotazioni organizzative e strumentali, quindi organizzazione del servizio, personale impiegato, mezzi idonei, elementi di attenzione agli aspetti ambientali. Le aziende partecipanti dovranno possedere i requisiti di ordine generale previsti dal Codice dei contratti, nel rispetto di leggi e regolamenti, con particolare riferimento all’osservanza dei contratti di lavoro, alla sicurezza, al divieto di discriminazione e alla disciplina del diritto al lavoro dei disabili. Pur trattandosi di servizi socio-assistenziali, quindi esclusi dall’applicazione integrale del Codice degli appalti, si procederà per garantire massima trasparenza e ampia informazione sulla gara. Per valutare le offerte che verranno presentate è prevista la nomina di una Commissione competente e per le attività di controllo nelle fasi di aggiudicazione verranno utilizzati tutti gli elementi previsti dalle indicazioni dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione).
IL DIBATTITO IN CONSIGLIO
In Aula sono intervenuti consiglieri di Pd, Sel, Per me Modena, M5s
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera sulle linee di indirizzo per la gestione del servizio di trasporto, da giugno 2015 a maggio 2017, delle persone con disabilità alle attività diurne, socio-occupazionali e del tempo libero. La delibera illustrata, nella seduta di giovedì 26 febbraio, da Giuliana Urbelli, assessora a Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza, è stata approvata con il voto favorevole di Pd, Sel e CambiaModena: Il M5s ha votato contro mentre si sono astenuti FI e Per me Modena. Contestualmente è stato respinto un ordine del giorno presentato da Marco Bortolotti di M5s che invitava a valutare la possibilità di integrare il servizio di trasporto disabili in Seta (voto contrario di Pd e Per me Modena; favorevole di M5s e CambiaModena; astenuti Sel e FI).
Aprendo il dibattito per il Pd Chiara Susanna Pacchioni ha messo in evidenza “l’attenzione sociale e politica verso chi parte svantaggiato sulla quale si fonda la delibera che si pone come obiettivo l’inclusione e cioè la partecipazione il più completa possibile delle persone con disabilità alla vita sociale”. Questa delibera, ha aggiunto Simona Arletti, “è un esempio di cosa significa nella città di Modena quel welfare al quale non vogliamo rinunciare e per il quale faremo le manovre in bilancio. La nostra città non affida a normali autisti il trasporto dei disabili, li accompagna nell’inserimento”.
Adriana Querzè di Per me Modena pur apprezzando la costruzione delle linee guida, ha espresso perplessità sull’aumento dei costi del 4 per cento nonostante gli utenti del servizio scendano da 81 a 39. “Penso – ha detto la consigliera – che forse si sarebbe potuto gestire il servizio in economia in attesa di inserire anche il trasporto nelle gare per il centro diurno”.
Per Marco Cugusi di Sel il servizio di trasporto è “un’attività utile e di civiltà che sostiene i disabili e anche le loro famiglie. Apprezzo che l’appalto privilegi la logica dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con attenzione al personale, ma ho qualche dubbio sulla compartecipazione alla spesa standardizzata, la vorrei più calibrata sul reddito dei disabili”.
L’intervento di Mario Bussetti (M5s) si è concentrato sulla proposta dell’ordine del giorno “che vuole essere di indirizzo, non proporre un impegno concreto da domani. È compito del Consiglio proporre impegni, anche sfidanti, per la Giunta che poi deciderà come realizzarli. O il nostro ruolo è solo fare da cuscinetto a decisioni già prese?”.
Nella replica l’assessora Urbelli si è soffermata sull’aumento del 4 per cento come incentivo a partecipare alla gara: “I margini per i fornitori sono tarati al minimo e non vogliamo rischiare che l’appalto venga sottovalutato”.