“Il progetto di ristrutturazione del comparto Sant’Agostino è importante per la città e speriamo che possa partire al più presto. Francamente non riusciamo a capire chi intende le città come musei intoccabili e si oppone a prescindere, come avrebbe detto il grande Totò”. Silvia Manicardi, presidente Lapam della Zona di Modena, prende posizione sulla ristrutturazione del Sant’Agostino: “I veti incrociati hanno un solo effetto: mantenere lo status quo e, di conseguenza, lasciare vuoti spazi che, se riqualificati con progetti intelligenti e innovativi, possono far crescere la città. Crediamo che il progetto del polo culturale Sant’Agostino possa fungere da volano per l’intero centro storico e dare a Modena quell’importanza, anche sotto il profilo dell’attrattività turistico-culturale, che già c’è ma che potrebbe crescere. In più, e anche questo aspetto è importante, un investimento da oltre quaranta milioni di euro fungerebbe da rilancio anche sotto il profilo economico, per un comparto strategico come quello dell’edilizia. Ci sono imprese modenesi che potrebbero poi supportare la cordata che ha vinto la gara d’appalto”.
Manicardi conclude: “Non si tratta di fare i modernisti, ma di portare avanti progetti intelligenti, ponderati e preziosi per il futuro della città. I veti e i no in questi anni hanno fermato tanti progetti che avrebbero dato lustro a Modena (dalla Porta di Ghery in poi gli esempi si sprecherebbero…). Vogliamo che anche il Sant’Agostino venga ricordato per questo?”.
