“Ancora una volta la regione Emilia Romagna ha dimostrato di non essere interessata alla difesa della propria gente e dei piccoli Comuni”. Così Stefano Bargi consigliere regionale della Lega Nord interviene duramente dopo la risposta dell’Assessore Paola Gazzolo al suo question time riferito al servizio idrico e alla sua gestione integrata così come disposto dalla legge 11 novembre 164.
“Alla giunta – attacca Bargi – ho chiesto di attivarsi presso il Governo e il Parlamento, perorando la richiesta dei propri Comuni, innalzando ad almeno 5.000 abitanti la soglia necessaria per la gestione ottimale del servizio idrico integrato nei Comuni. A seguito dell’approvazione dello ‘Sblocca Italia’ – continua Bargi – entro il 30 settembre 2015 gli enti locali devono adottare i provvedimenti finalizzati ad affidare il servizio al gestore unico con laconseguente decadenza degli affidamenti non conformi”.
“In quest’ottica Atersir ha recentemente inviato una lettera ai Comuni di Fiumalbo, Montese, Fanano (MO), Lizzano in Belvedere e Granaglione (BO) affinché adottino i necessari provvedimenti atti a conformarsi alle disposizioni normative e a concordare con la stessa Atersir e con i gestori del servizio pubblico i tempi e le modalità di attuazione.
Considerato che i Comuni montani traggono dalla loro posizione di vicinanza con le fonti d’acqua vantaggi sia per i cittadini che per gli enti territoriali stessi – attacca Bargi – ho chiesto alla giunta di attivarsi presso il Governo e il Parlamento, perorando la richiesta dei propri Comuni, per innalzare ad almeno 5.000 abitanti la soglia necessaria per la gestione ottimale del servizio idrico integrato. Ma alla domanda non è seguita nessuna risposta, se non un rimando ad argomenti diversi, forse per nascondere l’immobilismo della Regione su questo punto?”.