Nonostante i numerosi casi di maltrattamento dei bambini all’asilo, riscontrati negli ultimi anni in Italia, ancora nulla di concreto è stato fatto per garantire l’incolumità dei nostri figli. Sono numerose le attività messe in campo in Europa a difesa dei minori, ce ne sono alcune però, che è giusto ricordare, perché l’immobilismo istituzionale di fronte al maltrattamento dei bambini è qualcosa di incomprensibile. Il tema è stato affrontato al Parlamento Europeo da alcuni parlamentari, tra cui l’italiano Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e fondatore dell’associazione di iniziativa parlamentare europea “Europa dei Diritti”, che si occupa proprio di diritti dei cittadini e di divulgarne la cultura. Secondo quanto dichiarato da Tiziano Motti in un suo intervento (https://www.facebook.com/TizianoMottiOfficial/posts/838711926142670) una delle soluzioni è quella di installare telecamere a circuito chiuso nelle scuole dell’infanzia. “Si tratta di un annoso dibattito tra chi è a favore delle telecamere e chi invece sostiene che va salvaguardata la privacy degli insegnanti, ma ora – secondo quanto dichiara Tiziano Motti – è ora di darci un taglio: non passa giorno che non si senta di uno o più bambini che vengono malmenati da chi dovrebbe tutelarli e aiutarli ad inserirsi nel nostro mondo di adulti. Perché non si dovrebbero installare telecamere a circuito chiuso, le cui registrazioni possano essere disponibili esclusivamente agli inquirenti tramite idonea criptatura?”. Il risultato sarebbe sia un’azione preventiva, che la possibilità, nel corso di un’indagine di disporre già di videoriprese relative ai fatti contestati, senza dover ricorrere alla necessità di installare in seguito all’autorizzazione del magistrato competente telecamere nascoste. I maltrattamenti sono spesso presunti dall’improvviso insorgere di comportamenti anomali e sospetti nei bambini oggetto di maltrattamenti e l’intervento immediato aiuterebbe a non violare ulteriormente la serenità di queste piccole vittime e quella dei loro compagni e ad assicurare alla giustizia con prove certe e immediate chi ha rovinato la loro esistenza.