Dopo essersi ritrovata in cassa una decina di banconote da 20 euro falsificate, una commerciante di San Polo d’Enza si è rivolta ai carabinieri del suo paese che nello sviluppo investigativo delle indagini hanno catalizzato le attenzioni nei confronti di una barista del paese che negli ultimi giorni si presentava di frequente nel negozio facendo piccoli acquisisti che pagava con banconote da 20 euro. La prova circa le responsabilità della barista 30enne i Carabinieri le hanno avute quando, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno trovato la barista in possesso di 17 banconote da 20 euro falsificate. Con ‘accusa di spendita di banconote falsificate i carabinieri della Stazione di san Polo d’Enza hanno quindi arrestato la donna, ristretta a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Nei guai finiva anche il compagno 30enne reggiano, che i Carabinieri hanno denunciato alla procura per il reato di ricettazione in quanto nel corso della perquisizione i militari lo hanno trovato in possesso di una moto KTM con numero di telaio abraso risultata essere stata rubata lo scorso 1 aprile da un garage di un’abitazione di Bibbiano.
Un sequestro quello operato dai Carabinieri di San Polo che segue quello avvenuto sempre in Val d’Enza nel novembre dell’anno scorso quando i militari hanno sequestro euro falsi, guarda caso dello sesso taglio delle odierne banconote da 20 euro.All’epoca vennero sequestrate circa 3.000 banconote da 20 euro false per un totale approssimativo di 60.000 euro. Due napoletani finirono in manette.
Una coincidenza? Saranno le indagini dei Carabinieri a chiarire anche quest’aspetto.
