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Rapporto Almalaurea 2015: laureati dell’Università di Bologna e il lavoro

laureati-universitaE’ stato presentato oggi il XVII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati. Ecco la fotografia relativa all’Università di Bologna dove l’indagine ha coinvolto 28.059 laureati. La sintesi riguarda solo i laureati triennali (8.675) e magistrali (5.007) usciti nel 2013 e intervistati dopo un anno; i laureati magistrali usciti nel 2009, intervistati dopo cinque anni.

 

NEOLAUREATI TRIENNALI

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Bologna è pari al 41%, un valore identico alla media nazionale. Tra gli occupati triennali dell’Università di Bologna, il 28% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 13% si è iscritto ad un corso di laurea magistrale e coniuga gli studi con il lavoro.

Chi invece ha scelto di continuare a studiare iscrivendosi ad una laurea magistrale è circa il 54% come per la media nazionale.  Il 42% è impegnato esclusivamente nella laurea magistrale, mentre il 13% studia e lavora. Il 12% dei laureati triennali non lavorando e non studiando si dichiara alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile – contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo (lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.) – coinvolge, a un anno dalla laurea, 28 laureati occupati su cento di primo livello di Bologna (la media nazionale è del 33%). Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano il 71% (prevalentemente con contratto a tempo determinato, mentre l’11% è senza contratto).

Il guadagno (calcolato su chi lavora solamente) è in media di 987 euro mensili netti. A livello nazionale è di 1008 euro.

L’analisi deve tenere conto che si tratta di giovani che in larga parte continuano gli studi, rimandano cioè al post laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro.

 

NEOLAUREATI MAGISTRALI

A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 56% dei laureati (valore identico alla media nazionale). Il 16% dei laureati continua la formazione (a livello nazionale è il 14%). Chi cerca lavoro è il 27,5% dei laureati magistrali, a livello nazionale è del 30,5%.

A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per 26,5 laureati su cento, la media nazionale è del 35%. La precarietà riguarda il 73% del collettivo (prevalgono i contratti a tempo determinato; mentre i senza contratto sono il 6%).

Il guadagno è in linea con la media nazionale: 1.039 euro mensili netti, contro i 1.065 del complesso dei laureati magistrali.

 

TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO NEL MEDIO PERIODO: ESITI OCCUPAZIONALI A CINQUE ANNI DAL TITOLO

Le crescenti difficoltà occupazionali incontrate dai giovani, neo-laureati compresi, negli ultimi anni si sono inevitabilmente riversate anche sui laureati di più lunga data, anche se occorre sottolineare che, col trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano.

I laureati magistrali di Bologna del 2009, intervistati a cinque anni dal titolo, sono 4.278, con un tasso di risposta del 73%.

L’82% è occupato, in linea con il livello nazionale pari all’81%. Il 7% risulta ancora impegnato nella formazione (a livello nazionale è il 6,5%). Chi cerca lavoro è l’11% contro il 12 del complesso dei laureati. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente tra uno e cinque anni dal titolo, raggiungendo il 65% degli occupati (è il 70% nella media nazionale). Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.348 euro mensili netti (sono 1.356 euro a livello nazionale).

 

 

 

















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