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Domani sera il documentario “Il Po reggiano e mantovano nella Seconda guerra mondiale”

Sarà proiettato domani sera alle 21, nella sala incontri del circolo Arci Borettese “Il cantiere del Genio”, il documentario “Il Po reggiano e mantovano e la Seconda guerra mondiale”. Questi filmati storici, girati da cameramen americani al seguito della Quinta Armata durante la traversata del fiume nei nostri territori, saranno presentati e commentati dal  professor Carlo Benfatti,  ricercatore storico dell’Anpi di Mantova.

Durante la serata saranno inoltre raccolte testimonianze riguardanti quelle settimane cruciali della primavera del ’45. L’iniziativa è organizzata dal Comune, dall’Anpi di Boretto e dal Comitato delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della Liberazione.

Il filmato “Il Po reggiano e mantovano e la Seconda guerra mondiale” è stato prodotto dal Museo della seconda guerra mondiale del fiume Po di Felonica (Mantova), un museo civico inserito nel sistema museale mantovano e riconosciuto dalla Regione Lombardia. Il museo è un centro della memoria degli eventi bellici che si susseguirono nei territori reggiani-mantovani lungo il grande fiume nel corso della seconda guerra mondiale. I territori in questione rivestirono un ruolo assai importante durante il passaggio del fronte nella primavera ’45, trovandosi in posizione centrale rispetto all’attraversamento del fiume da parte dei tedeschi in ripiegamento e, per quel che riguarda l’arrivo degli anglo-americani al fiume, coincise con il settore di collegamento tra la Quinta Armata statunitense – che pianificò gran parte dell’invasione americana in Italia – e l’Ottava Armata britannica. L’offensiva della primavera ‘45 sul fronte italiano (nome in codice Operazione Grapeshot, in lingua italiana “mitraglia”) fu sferrato il 6 aprile 1945 e portò allo sfondamento della Linea Gotica e sfociò nella pianura padana emiliano-romagnola, verso la Lombardia e il Veneto. L’attacco portò al crollo della Repubblica Sociale Italiana e alla liberazione di tutto il norditalia dall’occupazione tedesca.

















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