La modenese Eugenia Bergamaschi è stata eletta vicepresidente di Confagricoltura Emilia Romagna. La presidente di Confagricoltura Modena affiancherà nel prossimo triennio l’attuale presidente di Confagricoltura Bologna, Gianni Tosi, eletto nuovo presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, e l’altro vice-presidente, il riconfermato Claudio Canali.
«Sono contenta di questa elezione, è un impegno che mi sono presa perché le sfide nel territorio sono tante ed è tanto il lavoro da fare». Sono state queste le prime parole di Eugenia Bergamaschi da vicepresidente di Confagricoltura Emilia Romagna. «Dedicherò i miei sforzi per ridare slancio ai territori, in particolare quelli più in difficoltà come la nostra Bassa, per promuovere le nostre tante eccellenze e, insieme al presidente Tosi, una persona che stimo molto, lavoreremo per affrontare le sfide del futuro, a partire dalla Pac e dal Psr. ».
Il nuovo presidente regionale, Gianni Tosi, è un imprenditore agricolo di 49 anni, che conduce un’azienda a Medicina di 50 ettari a indirizzo cerealicolo orticolo, più un allevamento di 1200 suini con macello e laboratorio trasformazione carni. Riconfermato numero due Claudio Canali, allevatore romagnolo a capo di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Per la Bergamaschi, invece, si tratta di una nuova nomina.
«Vigileremo – ha detto Tosi – affinché i bandi del nuovo Piano regionale di Sviluppo Rurale siano chiari e di facile accesso per le imprese, volti nell’ottica della semplificazione burocratica. Chiederemo con forza una tempestiva soluzione al vincolo generato dallo stop ai finanziamenti europei per i giovani agricoltori, al primo insediamento, che abbiano uno standard output superiore ai 250mila euro. Ciò significa che è precluso il sostegno a chi produce più di 2000 quintali di latte all’anno o a chi possiede più di 35 ettari di campi coltivati a pomodoro da industria: una vera assurdità».
E poi rivolgendosi ai delegati riuniti in assemblea nella Sala audizioni di Papa Gregorio XIII di Palazzo Boncompagni, ha sottolineato «l’importanza del ruolo che la Federazione Regionale è chiamata oggi a ricoprire sia nei confronti delle unioni provinciali, sia nei confronti della Regione Emilia Romagna in un momento di svolta per la governance del territorio dovuto all’abolizione delle province».
In chiusura, le parole del presidente nazionale dell’organizzazione agricola, Mario Guidi, hanno anticipato la vision degli anni a venire: «Confagricoltura deve pensare a nuovi strumenti e idee, contribuire alla creazione di start up dinamiche; deve essere capace di fornire ai propri associati la lettura del divenire: fare sempre più upload e meno download. Sembra paradossale ma in futuro saranno Google e Amazon i nostri competitor. Innovazione e tradizione sono i punti cardine che ci accompagneranno all’Expo’ e anche dopo».