Molto partecipata la ‘visita d’autore’ che, lo scorso sabato 25 aprile, ha caratterizzato una prima, importante tappa di Perché siano fatte nostre, il progetto della Fondazione ex Campo Fossoli che ha visto l’adozione, da parte di tanti esponenti del mondo della cultura italiana, delle frasi graffite sui muri del Museo Monumento al Deportato di Carpi.
Sono oltre un centinaio, infatti, le persone che sabato scorso hanno gremito le sale del Museo per ascoltare – grazie alla voce di Vanni Fregni e Tiziano Meschieri, accompagnati dal flauto di Patrizia Vezzelli – gli estratti dagli oltre 50 contributi pervenuti, tra i quali, oltre a quelli di numerosi intellettuali, attivisti ed artisti, segnaliamo anche i testi della Presidente della Camera Laura Boldrini e del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
Da questa mattina è inoltre possibile leggere in forma integrale tutti i contributi, riunioni in un’unica pubblicazione on-line, visitando il sito della Fondazione (www.fondazionefossoli.org) nella sezione ‘Quaderni di Fossoli’ e, di seguito, ‘Pubblicazioni’.
Il progetto non si ferma però qui, ma al contrario si allarga: oltre ad arricchirsi di tutti gli altri illustri contributi che stanno arrivando e arriveranno, la decisione è quella di estendere la possibilità di partecipare a tutta la cittadinanza. Per questo chiunque lo desideri potrà scaricare l’elenco delle frasi tra cui scegliere dal sito della Fondazione e, una volta scelta una di queste, inviare il proprio commento alla Fondazione ex Campo (fondazione.fossoli@carpidiem.it) in modo tale che i messaggi dei martiri della Resistenza europea divengano sempre più patrimonio diffuso e spunto di riflessione sulla società attuale. Non ultimo, l’opuscolo che raccoglie i commenti diverrà parte integrante della didattica legata al Museo stesso.
Per informazioni e aggiornamenti consultare il sito www.fondazionefossoli.org e la pagina Facebook Fondazione Fossoli.