Nasce First CISL, sindacato con oltre 11mila iscritti

Anche in Emilia-Romagna si è costituito e sta muovendo i primi passi First Cisl, il sindacato dei lavoratori di banca, delle assicurazioni e delle riscossioni, nato dalla fusione tra Fiba Cisl e Dircredito, l’organizzazione sindacale regionale maggiormente rappresentativa nel settore finanziario con oltre 11mila iscritti.
“Questo percorso di unificazione sindacale ha l’obiettivo di rappresentare meglio i dipendenti delle banche e delle assicurazioni, da coloro che svolgono le mansioni più semplici a quelli che hanno maggiori responsabilità, perché la crisi finanziaria di questi anni colpisce tutti senza distinzioni di ruolo” afferma Francesco D’Errico, segretario regionale di Dircredito. “Vogliamo essere più vicini a chi rappresentiamo, la fusione ci permette di organizzarci meglio e di essere più efficaci”, sottolinea Marco Amadori,~segretario generale regionale di Fiba Cisl e prossimo leader della nuova formazione fino al prossimo congresso unitario del 2017.
First, come prima la Fiba, è una delle federazioni della Cisl, il sindacato confederale guidato da Annamaria Furlan. Organizzazione, quella di via Po, che crede fortemente nella necessità di rivedere e potenziare il modo con cui il sindacato svolge la sua attività nei confronti degli iscritti.  E’ proprio in questa direzione che vanno l’unione delle categorie cisline dei metalmeccanici (FIM) e dei chimici (Femca), oppure, in Emilia-Romagna, le fusioni delle Cisl di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, quella tra Parma e Piacenza, tra Bologna e Imola e, in queste settimane, tra Modena e Reggio-Emilia.
“Negli ultimi tempi il sindacato è sotto attacco, ma i fatti dimostrano chiaramente che è l’unico soggetto di rappresentanza che fa cose concrete: da un lato costruisce e sottoscrive accordi per salvare l’occupazione e per crearne di nuova, dall’altro riduce le sue strutture per essere più efficiente e più vicino alle persone. La politica e gli altri soggetti di rappresentanza per ora fanno tante chiacchiere ma pochi fatti”, concludono i due sindacalisti.