In data odierna – rende noto la cooperativa – si è tenuto l’incontro fra i vertici di CPL Concordia e le Organizzazioni Sindacali, in relazione alle prime sospensioni/risoluzioni contrattuali da parte di Committenti Pubblici a seguito dei provvedimenti di Interdittiva Antimafia ed esclusione dalla White List adottati il 25 aprile scorso dalla Prefettura di Modena. L’azienda ha aperto le procedure per le necessarie misure di sostegno ai lavoratori coinvolti dai contratti revocati.
“Un aspetto fondamentale per comprendere la situazione è rappresentato dalla natura stessa dei contratti del portafoglio CPL che, nella maggioranza dei casi, sono pubblici e pluriennali”, sottolinea il Dott. Elio Cirelli, nuovo Consigliere Delegato di CPL Concordia.
“La revoca di questo tipo di contratti determina di fatto un’esclusione dal mercato. Potrebbe non trattarsi solamente di un pit-stop di qualche mese”, aggiunge Cirelli. “Venendo a mancare questo tipo di clienti le conseguenze sarebbero pesantissime per l’azienda in termini di mercato, di alta tecnologia, di patrimonio creato in oltre 100 anni di storia”.
L’altro aspetto fondamentale è il fattore tempo. Se a CPL non verrà permesso in tempi brevi di continuare l’attività nelle gare d’appalto e nei cantieri, saranno a rischio diverse centinaia di posti di lavoro.
Il CdA della cooperativa sta esercitando ogni azione possibile volta ad adottare le necessarie misure di sostegno per la salvaguardia dell’occupazione. CPL chiede l’impegno congiunto e il sostegno di tutte le parti sociali, in particolare delle Istituzioni, perché non consentano che vada disperso un patrimonio di centinaia di posti di lavoro, con gravi ripercussioni sul tessuto sociale e produttivo della Provincia di Modena, già duramente colpito dal terremoto del 2012, e di tanti altri territori in cui l’azienda opera.