C’è tempo fino a venerdì 5 giugno per cittadini e associazioni modenesi per partecipare alla consultazione pubblica del Comune di Modena che ha lo scopo di raccogliere suggerimenti e proposte per migliorare la strategia di prevenzione del fenomeno della corruzione. L’iniziativa è prevista dal Piano nazionale di prevenzione della corruzione e richiamata dal Piano comunale approvato nei mesi scorsi, per il triennio 2015-2017, insieme al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.
L’appello è on line sul sito del Comune (www.comune.modena.it) e le proposte possono essere inviate entro le ore 13 di venerdì 5 giugno all’indirizzo di posta certificata (comune.modena@cert.comune.modena.it) oppure all’indirizzo mail: maria.capalbo.gabriele@comune.modena.it.
Il Piano comunale, la cui responsabilità è affidata al segretario generale, è il terzo adottato dal Comune. Nell’ambito del Piano é stata realizzata una mappatura dei processi, dei procedimenti e delle attività per valutare i fattori di rischio e indicare comportamenti da realizzare al fine di prevenire fenomeni di corruzione: regolamentazioni, procedure, sistemi di monitoraggio. Sotto osservazione, in particolare, gli elementi di discrezionalità, le attività con rilevanza esterna, quelle di maggiore valore economico, i processi particolarmente complessi e frazionabili. Grazie anche all’esame a campione degli atti adottati, inoltre, sono state definite buone prassi che consentono alla struttura di migliorare i procedimenti e i controlli.
Tra le azioni previste per prevenire fenomeni di corruzione c’è anche la rotazione del personale nelle aree individuate dalla normativa nazionale sia per le posizioni dirigenziali sia per le posizioni organizzative e per funzionari e figure di responsabilità. Con la riorganizzazione è stata effettuata una rotazione del 50 per cento delle posizioni dirigenziali e del 18 per cento per le posizioni organizzative “raggiungendo e superando sin d’ora l’obiettivo da conseguire nell’arco del mandato amministrativo” che era fissato, rispettivamente, al 30 e al 15 per cento.
Il Piano prevede anche una specifica attività di formazione dei dirigenti, dei funzionari e di tutto il personale. Nel 2015 i temi principali saranno quelli della qualità degli atti amministrativi e il Codice di comportamento dei dipendenti, oltre ad approfondimenti su etica e legalità in collaborazione con l’Osservatorio appalti. Tra il 2013 e il 2014 sono stati circa 800 i dipendenti comunali che hanno partecipato a specifiche attività formative su questi temi.