Nel bel mezzo di una lite per futili motivi non ha esitato – peraltro come avvenuto nel passato – a minacciare la madre prendendole il telefono e interrompendo la comunicazione che la stessa aveva avviato con i Carabinieri per chiedere aiuto. che Il giovane, un operaio reggiano di 23 anni, residente nel reggiano, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di reggio Emilia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Non era certo la prima volta che il ragazzo maltrattava i genitori, umiliandoli con offese di ogni tipo e arrivando a mettere le mani addosso alla madre. Scatti d’ira assolutamente gratuiti, senza alcun apparente motivo, che vedevano il ragazzo, spesso e volentieri, mandare in frantumi gli arredi e i suppellettili di casa.
Da anni il giovane si comportava in questo modo: prima le vessazioni psicologiche, le umiliazioni e le minacce – con cadenza quotidiana – poi, nel 2012 anche episodi di aggressione alla madre. Nell’ottobre del 2013 non aveva esitato ha estrarre un coltello puntandolo alla gola di sua madre, minacciando di sgozzarla. Per quest’ultimo episodio era stato arrestato dai Carabinieri reggiani venendo liberato al temine di un’udienza di convalida con l’obbligo di non avvicinarsi a meno di 250 metri dall’abitazione dei genitori. Il giovane, che nel passato aveva già seguito un percorso psicologico per i problemi comportamentali, riaccolto in casa alla fine dell’anno scorso dopo un periodo di relativa tranquillità ha ripreso a offendere i genitori, minacciandoli e umiliandoli in maniera pressoché quotidiana. Ieri al culmine dell’ennesima vessazione è stato arrestato. Questa mattina comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate.