Con un ricco programma di iniziative viene celebrato a San Martino nelle prossime settimane il decennale dalla scomparsa di Henghel Gualdi, il miglior clarinettista jazz italiano di sempre, morto il 16 giugno 2005. Il programma è stato allestito dal Comune di San Martino, ma si comincia venerdì, 29 maggio, con uno spettacolo teatrale al Teatro Herberia di Rubiera, alle 21. “Poteva andare meglio”, titolo dello spettacolo, sarà una autobiografia in musica di un talento assoluto, quale è stato appunto Gualdi. Una rappresentazione di e con Stefano Cenci, coro Amici di Reggio Children, coro della scuola media di San Martino e Trio Jazz “Adorno”, diretti da Luigi Pagliarini con direzione tecnica e luci di Matteo Gozzi. Il programma proseguirà poi martedì 2 giugno nel piazzale della Cantina Sociale di San Martino, alle ore 21, con “Un brindisi per Henghel – Tributo al Maestro Gualdi con le sue musiche da ballo”, protagonista l’Orchestra Vincenzo Serra.
Sabato 4 luglio alla rotatoria tra via del Corno e via Carpi, sempre a San Martino, alle 18 sarà inaugurata una nuova scultura, opera di Claudio Lugli, dedicata al grande clarinettista. Infine sempre il 4 luglio, sui prati della Rocca Estense, alle 21.30, “Note da non dimenticare – In ricordo di Henghel”, con la C.B. Band Orchestra, insieme a Marco Vezzani, clarinetto solista nella splendida cornice di “Lune in Rocca”, che interpreterà i brani più famosi del grande Musicista.
E’ davvero molto forte il ricordo ed anche l’impronta artistica che Henghel ha lasciato nel panorama musicale, specialmente jazzistico. Tanti colleghi hanno esplicitamente sottolineato la sua influenza: “I suoni di Henghel, i suoni più belli del mondo”, “Ora le note del tuo clarinetto spaziano nell’immensità”, “Il Valentino Rossi del clarinetto”, “Arriva il Maestro, imbocca il clarinetto e inizia la magia!”, sono solo alcune delle testimonianze e citazioni dei suoi amici e cultori, che si possono leggere sul sito www.henghelgualdi.it.
Molti sammartinesi l’hanno incontrato, perché Gualdi amava la sua San Martino dove tornava ogni volta che poteva. Da qui, dal riconoscimento del suo eclettico talento, dopo l’apertura nel 2007 dell’Archivio Henghel Gualdi, archivio unico (messo a disposizione dalla famiglia) e consultato da tutto il mondo, la decisione di celebrare un decennale che valorizzi l’opera musicale del Maestro, rimettendolo, con la sua poliedricità, al centro di percorsi futuri per le nuove generazioni.
Il cuore delle celebrazioni è rappresentato proprio dallo spettacolo teatrale “Poteva andare meglio” e dall’inaugurazione della grande scultura “Tra terra e cielo”. Accanto a questi momenti il racconto della grande musica di Gualdi con due serate di concerto, con brani da balera che hanno animato per anni le sale da ballo e brani evergreen della tradizione jazz carissima a Henghel.
Un percorso multiforme per mettere a fuoco la complessa personalità di Gualdi: dalla narrazione teatrale della sua vita alla teatralità della sua musica, a volte scanzonata, a volte intima, alla possibilità di farsi rammentare ancora una volta perché il tempo che scorre non faccia affievolire i ricordi.
“L’intento del Comune di San Martino in Rio – spiega l’Assessore alla Cultura, Giulia Luppi – è quello di omaggiare questo nostro Artista e di far sì che lo si possa ricordare come merita attraverso tante testimonianze che si arricchiranno del contributo di coloro che lo hanno conosciuto, ne hanno condiviso i momenti artistici e umani e sentiranno la voglia di essere qui, nella nostra cittadina, a condividere ricordi e ravvivare uno spirito artistico che pur trasformandosi secondo i tempi ci accompagnerà domani e nel futuro. Ringrazio sinceramente tutti coloro, e sono tanti, che ricordano Gualdi con vero affetto e sentita stima, e che hanno voluto collaborare con noi alla realizzazione di questi eventi. La loro sensibilità è una dichiarazione d’intenti attraverso cui dare un plusvalore a un clarinettista di rilievo nel panorama jazzistico italiano e internazionale, il numero uno, che all’unanimità, da sempre ha rappresentato l’icona del clarinetto”.
Per informazioni sulle varie iniziative: Ufficio Cultura, Marco Vergnani, tel. 0522 636709.