“Nei piatti preparati per le mense scolastiche modenesi, scuole d’infanzia e primarie, per quelle ospedaliere, sia per i degenti che per i dipendenti, e per quelle delle strutture per anziani non viene utilizzato olio di palma”. Lo ha precisato l’assessora alla Sanità del Comune di Modena Giuliana Urbelli rispondendo, giovedì 28 maggio in Consiglio comunale, a un’interrogazione della consigliera del Movimento 5 stelle Elisabetta Scardozzi.
L’interrogazione della consigliera partiva dal presupposto che “l’olio di palma si trova nella maggior parte degli alimenti trasformati perché costa poco e si presta a molti utilizzi”. Secondo i nutrizionisti e i dietologi però “l’assunzione giornaliera di dosi elevate di questo ingrediente può risultare dannosa per la salute a causa della presenza di grassi saturi”. Su questa base la consigliera ha chiesto se nelle mense scolastiche, ospedaliere e delle strutture per anziani sono utilizzati alimenti che contengono olio di palma.
Facendo riferimento alle informazioni provenienti dai singoli servizi, l’assessora Urbelli ha specificato che nella preparazione dei piatti serviti nelle mense scolastiche, dei due ospedali, Policlinico e Baggiovara, e delle strutture per anziani, tutti forniti da Cir Food, vengono utilizzati solo olio extravergine d’oliva, olio d’oliva e olio di semi di girasole. La presenza di olio di palma si riscontra o non si può escludere invece, in alcuni prodotti, in particolare quelli da forno, acquistati tal quali dai fornitori di Cir, come nei crackers (distribuiti due volte al mese nelle scuole d’infanzia come merenda) o nelle fette biscottate. “I menù delle mense all’interno delle strutture pubbliche – ha sottolineato l’assessora – sono comunque puntualmente validati dal servizio Igiene dell’Azienda Usl sia sul piano nutrizionale che per quanto riguarda la composizione”.
La situazione per quanto riguarda i distributori automatici di snack, merendine e prodotti freschi presenti nelle sedi comunali e compresi nell’interrogazione è invece diversa. Snack e merendine venduti tramite i distributori contengono infatti olio di palma nella quasi totalità dei marchi disponibili. L’assessora ha spiegato che “è possibile chiedere al gestore del servizio di erogare anche prodotti privi di questo ingrediente ma non è possibile una completa sostituzione, anche perchè in commercio esistono pochi prodotti che non fanno uso di olio di palma. Nei prossimi giorni sarà però chiesto al gestore di evidenziare gli snack che non comprendono l’olio di palma tra gli ingredienti”.
Nella replica la consigliera Scardozzi si è detta “soddisfatta di apprendere che nelle mense l’olio di palma viene utilizzato il meno possibile”.