L’avvio da luglio del servizio notturno su sette giorni alla settimana da parte della Polizia municipale di Modena, annunciato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, non comporterà “nessuna significativa riduzione dell’attività negli altri turni di servizio”. Lo precisa il Comune dopo la presa di posizione dei sindacati che in una nota denunciano “lo spostamento di pezzi di sicurezza dal giorno alla notte”.
L’organizzazione del servizio, infatti, prevede al massimo il passaggio da 84 a 80 operatori impegnati durante il giorno, è la puntualizzazione da parte del Comune. Il vero cambiamento, quindi, sarà nel maggiore utilizzo di agenti sul territorio rispetto a quelli impegnati negli uffici, in modo da garantire la sostanziale copertura di tutte le attività svolte attualmente, senza alcuna rinuncia.
Come ha già spiegato il sindaco illustrando il provvedimento, che è previsto nel Piano della Sicurezza approvato dal Consiglio comunale, “il fatto di essere sulle strade, anche di notte, oltre a rappresentare uno degli obiettivi richiesti dalla normativa regionale, è importante di per sé, perché il pattugliamento notturno ha funzione di deterrente e quindi di prevenzione dei reati di tipo predatorio, oltre a sollevare dai compiti di polizia stradale le altre forze di polizia, nell’ottica di un’azione coordinata e basata sulla collaborazione”.
Nella nota dei sindacati si dichiara stupore per l’annuncio della rottura delle trattative, ma la rottura è stata comunicata dagli stessi sindacati martedì 26 maggio con una lettera nella quale si afferma che l’Assemblea sindacale svoltasi il 25 maggio “ad unanimità ritiene non vi siano, allo stato attuale, elementi per proseguire la trattativa sindacale” che era in corso già da circa un mese e mezzo con diversi incontri. Nella risposta da parte della delegazione trattante il Comune ha ribadito “la piena disponibilità a proseguire, nella sede più appropriata, cioè quella del tavolo di confronto con le Rsu e le organizzazioni sindacali, gli incontri per discutere tutti gli aspetti di competenza sindacale connessi alle modifiche organizzative del servizio”.
Tra questi temi non rientra ovviamente la decisione di avviare il servizio notturno che è stata assunta nei mesi scorsi dall’Amministrazione comunale, è stata approvata dal Consiglio comunale e condivisa al Tavolo unico per la sicurezza urbana e al Tavolo del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della città di Modena e del suo territorio” con i rappresentanti della società modenese. Insomma, la decisione è delle istituzioni e non di un tavolo sindacale di categoria.