“In terza media mi hanno promosso solo perché suonavo bene il flauto dolce, i brani di Tienno Pattacini. E’ così che ho iniziato a suonare. – Così si legge in una nota di Francesco Gualerzi, che prosegue – Con la musica posso dire cose che con le parole non potrei spiegare. Quello che caratterizza questa nostra musica folcloristica è l’esperienza vissuta e condivisa sia da parte di chi la suona che da parte di chi l’ascolta. E’ una simbiosi. Per l’uomo è necessario condividere. Se uno o più elementi si combinano in questo senso ecco che succede quello che è avvenuto a Bibbiano in teatro con il Battagliero. Tante persone anziani e giovani si sono unite coinvolte da un comune sentimento di appartenenza. Ho detto: “E’ stato un vero privilegio potere riaprire quella custodia dove stava a riposare da anni un piccolo clarinetto in mi bemolle che aveva così tanto fatto sognare un mondo di anime ballerine”. Oggi dico “E’ stato bellissimo poterlo fare qui a Bibbiano perché è solo da qui, dal suo paese natale, che poteva riprendere fiato”. Avrei una lunghissima lista di persone da ringraziare ma oggi parto dal Sindaco Andrea Carletti, il primo cittadino del mio paese che oggi “sfrecciava”, moderatamente, in auto davanti al teatro Metropolis con il finestrino abbassato e sullo stereo, ad un volume moderatamente alto, il disco dell’Officina del Battagliero. Grazie!” (Francesco Gualerzi) – A questa nota replica il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti: “E’ stato un grande piacere, un grandissimo onore, ospitare la “Prima” dell’Officina del Battagliero. Del resto… Non poteva che essere così. Bibbiano, Barco, culla della Grande Musica. Luoghi in cui straordinari artisti, come Tienno Pattacini, hanno trovato ispirazione e hanno lasciato un segno indelebile nella cultura musicale italiana. Il Folklore emiliano, un pezzo della nostra storia, della storia di Bibbiano e della Val d’Enza, di cui Tienno Pattacini è stato tra i massimi, autorevoli, esponenti. Chi non ricorda lo straordinario Battagliero?
Lunedì 25, grazie all’interpretazione autentica dell’Officina del Battagliero, abbiamo apprezzato lo stile “alla Pattacini”, unico. Una grande intensità in cui scorrevano emozioni, ricordi , magie. Quello che hanno presentato i “ragazzi” dell’Officina del Battagliero” è uno straordinario progetto culturale, la consegna, al presente e al futuro, di una tradizione musicale e culturale di cui dobbiamo andare fieri. E’ solo l’inizio di un percorso che ci vede e ci vedrà impegnati, insieme, a restituire il meritato prestigio che la nostra tradizione musicale merita. Grazie a tutti i “ragazzi” dell’Officina e a tutti coloro che hanno reso possibile questo grande progetto. Grazie a Francesco Gualerzi, artista eclettico e sensibile, che ha trasformato il sogno in realtà. Un grazie speciale al grande Glauco Caminati che con le note della sua fisarmonica ci ha restituito un tempo che è ritornato nostro. Grazie al grande Adelmo Sassi, a Valentino Spaggiari, Marco Bortesi, Riccardo Bontempelli e Mirco Ghirardini che hanno reso una serata di fine maggio pura magia. A grande richiesta si potranno riascoltare, sempre al Teatro Metropolis, martedì 16 giugno. Bibbiano Culla della Grande Musica …” (Andrea Carletti)