I cinque attivisti del collettivo Hobo agli arresti domiciliari hanno rinunciato al ricorso al Riesame. Le misure nei confronti degli esponenti del collettivo, accusati a vario titolo di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose e danneggiamento, erano state emesse nell’ambito dell’inchiesta sui tafferugli scoppiati in occasione della visita del ministro Marianna Madia il 12 dicembre scorso per l’inaugurazione dell’anno accademico della Spisa, la scuola di specializzazione amministrativa dell’Universita’ di Bologna.
Il 12 dicembre, i manifestanti avevano tentato di entrare in un’aula di via Belmeloro, dove era in programma l’inaugurazione (poi sospesa), alla presenza del rettore Ivano Dionigi e, appunto, del ministro Madia. “Abbiamo rinunciato al riesame – ha detto il legale, l’avvocato Gian Andrea Ronchi – perche’ alla lettura completa degli atti abbiamo individuato dei filoni di indagine difensive che cercheremo di coltivare nel piu’ breve tempo possibile, per poi presentare una domanda di liberazione”.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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