Da anni medici, nutrizionisti ed esperti spiegano che è necessario consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno: una raccomandazione contenuta nelle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. Abbondare quindi con piatti di spinaci, pomodori, carote o scegliere di consumare macedonie, regala benessere e allontana molte malattie: riduce del 42% il rischio di morire per qualunque causa, del 25% il rischio di morte per cancro, del 31% quello per infarto e ictus.
Ma, nella realtà, quanti effettivamente riescono a seguire queste indicazioni? In Emilia, e a Modena in particolare, è più facile abbondare con un piatto di tortellini piuttosto che con uno di insalata. Una soluzione potrebbero essere i succhi, ma non tutti sono uguali.
Martedì 2 giugno alle 19.00 alla Palazzina Vigarani, per la rassegna i “Mestieri del cibo”, prende la parola la nutrizionista Gloria Rossi, medico endocrinologo che ha scelto di curare i suoi pazienti principalmente attraverso una corretta alimentazione. Con lei c’è Enrico Vento, presidente e amministratore delegato di Bompani, azienda modenese che produce elettrodomestici dal 1954: da quasi quindici anni, tutte le mattine Vento prepara un succo di frutta e verdura per tutta la famiglia. I primi tempi utilizzava una centrifuga, da 5 anni utilizza invece un estrattore di succo. Che cosa è un estrattore di succo, perché è stato preferito alla centrifuga, perché la Bompani ne ha voluto uno tutto suo lo racconta al pubblico proprio Vento, testimonial dei benefici di decenni di succhi freschi al mattino.
Un apparecchio che permette di preparare bevande di frutta e verdura ricche di minerali, vitamine ed enzimi: l’estrattore di succo è uno strumento che consente di incrementare il consumo di frutta e verdura, aumentare la varietà, e renderne piacevole l’assunzione anche per i bambini, gli anziani e per chi ha problemi di digestione.
Il principio di funzionamento è quello della spremitura, diverso dalla centrifuga che lavora a maggior velocità. La spremitura a bassa velocità non crea calore, pertanto i tutti i principi presenti nei vegetali crudi si mantengono intatti, cosa che non accade con temperature superiori: oltre i 40 °C, infatti, enzimi e vitamine che sono termolabili inizino a perdere gran parte dei loro benefici. Con questo apparecchio la conservazione di tutte le sostanze nutrizionali e vitaminiche è invece garantita; utilizzando l’estrattore si spreca anche una minor quantità di cibo, poiché con la stessa quantità di frutta o verdura si ottiene più succo rispetto alla centrifuga tradizionale (oltre il 30% in più), e lo scarto che viene separato automaticamente in genere è di circa solo il 15%-25%.
Questo incontro è preceduto alle 18.30 da una riflessione di Stefano Magagnoli, Docente di Storia Economica presso l’Università di Parma, su un tema forse meno salutista, ma altrettanto interessante, ovvero “Carosello: educazione a un nuovo stile di consumo alimentare”. Negli anni del boom economico l’industria alimentare italiana ha la necessità di educare i consumatori all’acquisto di cibi industriali. Quali sono le argomentazioni utilizzate per vendere i nuovi prodotti? Con la comparsa della tv nasce anche Carosello, una ventata d’aria fresca nella programmazione noiosa, bacchettona e moralista di allora: è molto di più di un semplice strumento pubblicitario, è il reality di un’Italia in crescita, in cui anche i ceti meno abbienti possono acquistare la “modernità”: scooter, piccole utilitarie e naturalmente pneumatici.