Nulla di fatto sulla vertenza della Rizzi. All’incontro previsto per ieri pomeriggio presso la sede della Provincia di Modena, non si è infatti presentato l’amministratore unico, senza dare alcuna motivazione.
L’incontro serviva per dare risposte ai 22 lavoratori sulle spettanze arretrate non ancora pagate (retribuzioni, trattamenti di fine rapporto, versamenti al fondo di previdenza complementare Cometa) e capire quale continuità produttiva poteva esserci per lo stabilimento modenese, vista la dichiarata volontà di cessazione di parte della produzione con concentramento dell’attività in Toscana.
A fronte delle mancate risposte che si attendevano dall’incontro di ieri, i lavoratori hanno perciò deciso di continuare la mobilitazione e mantenere un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda in via Finlandia 81.
“Le sorti dell’azienda sono quanto mai incerte – spiega Stefania Ferrari della Fiom/Cgil – girano voci di possibile liquidazione o di concordato che fanno temere i tentativi di svuotamento di tutti i macchinari/beni rimasti in azienda”. Una situazione questa che lavoratori e Fiom/Cgil stanno cercando di scongiurare poiché renderebbe più difficile la liquidazione delle loro spettanze.
Nei prossimi giorni i lavoratori della Rizzi daranno vita a ulteriori importanti iniziative, senza escludere una protesta a sorpresa davanti alla sede legale della Rizzi a Montopoli Valdarno.
“Sarebbe stato sufficiente da parte aziendale fornirci gli strumenti per capire che percorso si intende seguire per tutelare al meglio gli interessi dei lavoratori e la continuità aziendale – continua la sindacalista della Fiom – ma è fin troppo evidente l’indisponibilità al dialogo da parte dell’azienda che non ci lascia alternativa se non continuare nella mobilitazione”.