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PSI Modena: “Curcio ha pagato il suo debito penale ma il giudizio morale resta inalterato”

renato-curcio“Noi Socialisti modenesi siamo garantisti e non garantisti ad intermittenza come tanti a sinistra. Essere garantisti significa per noi non solo assicurare vere garanzie penali, processuali o presunzione d’innocenza fino alla condanna definitiva ma anche garantire che, dopo aver pagato i conti con la giustizia, si possa godere di ogni libertà e diritto come qualsiasi cittadino.  Renato Curcio ha scontato con venti anni di prigione e quattro di semilibertà la sua condanna per evasione, costituzione di banda armata, concorso in duplice omicidio. Pertanto Curcio è e deve restare un uomo libero che gode di tutte le normali libertà degli altri cittadini.                                                                                                                                                                                                                    Ma il giudizio penale è un conto, quello morale sull’uomo Curcio rimane inalterato, tanto più che Curcio mai si è dichiarato dissociato o pentito del suo passato, avendo solo giudicato finita la lotta armata (bontà sua!).  Non affermiamo questo perché Curcio ci faccia paura né perché riteniamo che la triste stagione, di cui fu ispiratore e protagonista, possa tornare. I conti col passato il nostro Paese ha dovuto farli. Proprio per questo siamo fermamente convinti che il giudizio etico sul personaggio Curcio debba rimanere quello di allora, quello di un connivente con un gruppo di assassini e non di un Robin Hood o di un ‘compagno che ha sbagliato’, come piace ancora pensare a qualche irresponsabile.

Per queste ferme convinzioni ricordiamo ai frettolosi ed immemori dirigenti dell’Ausl di Modena che nessun Ente Pubblico, per ovvi principi etici o quantomeno per senso di opportunità, debba mai invitare a proprie manifestazioni simili personaggi. In casi di reati gravissimi come questi, per di più sempre rivendicati, non possono esistere deroghe accettabili o plausibili. È per questo che la capziosa giustificazione del direttore dell’AUSL, Massimo Annichiarico, di avere invitato Curcio  “… per la sua esperienza (sociologica) e non come individuo …” rappresenta solo una penosa e sgradevole banalità sulla quale preferiamo non esprimere giudizi di valore”.

 

(PSI – Federazione di Modena)

















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