“A Modena nessun bambino è stato mai escluso dal servizio di mensa scolastica. Anzi il Comune prevede parecchie agevolazioni per le famiglie in condizioni di disagio economico”. Lo afferma l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza smentendo categoricamente quanto riportato nei dati diffusi relativi a una ricerca di Save the Children sul servizio di mensa negli istituti scolastici.
“Mai nessun bambino – continua l’assessore – è stato escluso dal servizio in caso di genitori morosi. L’Amministrazione comunale ha, al contrario, attivato da anni una politica di incentivi e agevolazioni proprio per non escludere dalla mensa i bambini appartenenti a famiglie in difficoltà economiche. Per questo motivo alle scuole primarie di Modena, circa il 10 per cento degli alunni, cioè circa 600 bambini usufruiscono del pasto pagando una retta dimezzata (pari quindi a 2,5 euro anziché 5), mentre le famiglie dei bambini segnalati dai Servizi sociali, alcune decine, sono completamente esonerate dal pagamento.
Nelle scuole d’infanzia per accedere al servizio scolastico, comprensivo anche del pasto, le famiglie pagano rette differenziate a seconda del valore Isee del nucleo familiare, fino ad essere completamente esonerate dalla retta nei casi segnalati dai Servizi sociali. Alle famiglie con Isee inferiore a 4.700 euro viene applicata per servizio scolastico e pasto una retta forfettaria di 55 euro al mese; questi bambini rappresentano quasi il 10 per cento degli iscritti, cioè oltre 250 bambini”.