L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di ottobre 2015 dal servizio Statistica del Comune di Modena ha fatto registrare una variazione in aumento dello 0,1% su base tendenziale annua. Rispetto al mese di settembre, invece, su base congiunturale, l’indice ha fatto registrare una variazione di + 0,3 per cento.
La variazione più sensibile in crescita (+ 1,3 %) è stata riscontrata in due delle dodici divisioni prese in esame: all’interno di “Servizi ricettivi e di ristorazione” sono risultati in aumento ristoranti, fast food e le tariffe degli alberghi in rilevazione nel nostro Comune. In diminuzione, per motivi di natura stagionale, agriturismi e campeggi, rilevati dall’Istat sul territorio nazionale; in “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” L’aumento della divisione e’ attribuibile alle nuove tariffe dell’energia elettrica (rilevazione nazionale), al gas di rete e alle spese condominiali.
Altre quattro le divisioni con il segno più: l’aumento di “Abbigliamento e calzature” (+ 0,8 %) si deve all’entrata sul mercato degli articoli della nuova stagione autunno-inverno e ai servizi di lavanderia, mentre si registrano in flessione le calzature maschili; nella divisione “Istruzione” (+ 0,7 %) sono in aumento l’istruzione universitaria (per l’inizio dell’anno accademico 2015-16) e i corsi di istruzione e formazione; “Mobili, articoli e servizi per la casa”(+ 0,4 %) vede al suo interno aumentare i mobili e gli arredi, i grandi apparecchi elettrodomestici, stoviglie e accessori vari, con al contrario in diminuzione i beni non durevoli per la casa; per “Altri beni e servizi” (+ 0,3 %) la variazione è dovuta agli aumenti dei parrucchieri, dell’oreficeria e degli apparecchi elettrici per la cura della persona, mentre risultano in diminuzione articoli e prodotti per l’igiene personale; infine, in “Servizi sanitari e spese per la salute” (+ 0,1 %) sono stati registrati in aumento apparecchi terapeutici e servizi paramedici, mentre risultano in diminuzione i prodotti farmaceutici.
Una sola la divisione in calo a ottobre: si tratta di “Trasporti” (-0,9 %) dove la diminuzione si deve a carburanti, manutenzione, riparazioni e servizi sui mezzi di trasporto, trasporto passeggeri su rotaia, aereo e marittimo (rilevati dall’Istat). Le classi in aumento nella stessa divisione sono: automobili, biciclette, ricambi e accessori per mezzi di trasporto.
Sono quattro, invece, le divisioni che non crescono né calano rispetto al mese precedente. Per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” la divisione risulta invariata ma al suo interno ha avuto variazioni sia in aumento che in diminuzione. Le classi in aumento sono carni, latte, formaggi e uova, ortaggi, oli e grassi. Le diminuzioni riguardano invece pane e cereali, pesci e prodotti ittici, frutta, zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi, caffè e tè, acqua minerale e bevande analcoliche. In “Bevande alcoliche e tabacchi” hanno subito aumenti gli alcolici e le birre, compensati dalla diminuzione dei vini. La divisione “Comunicazioni” è invariata ma sono in aumento i servizi postali, compensati dalla diminuzione degli apparecchi telefonici., mentre “Ricreazione, spettacolo e cultura” che pure risulta invariata nel complesso presenta al suo interno aumenti relativi agli apparecchi per il trattamento dell’informazione, beni durevoli per la ricreazione all’aperto, giochi e giocattoli, fiori, libri non scolastici, periodici e articoli di cartoleria. Sono al contrario in diminuzione apparecchi audiovisivi, articoli sportivi per attività ricreative, servizi ricreativi, sportivi e culturali, pacchetti vacanza.
I dati mensili sull’inflazione elaborati per frequenza d’acquisto dei prodotti, dal punto di vista congiunturale mensile, in ottobre registrano rispetto a settembre un aumento dello 0,5 % per quelli acquistati a media frequenza; un identico aumento per quelli a bassa frequenza; nessuna variazione per quelli ad alta.
Dal punto di vista tendenziale annuo si registra un calo (- 0,9 %) per i prodotti ad alta frequenza di acquisto; un aumento (+ 0,8 %) per quelli a bassa frequenza, e un aumento inferiore (+ 0,6 %) per quelli a media frequenza d’acquisto.
Sul sito (www.comune.modena.it/serviziostatistica/pagine/prezzi/prezzi.shtml), sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.