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Istituti comprensivi, Flc/Cgil, Cisl/Scuola, Uilscuola, Snals e Gilda Modena: nella riorganizzazione scolastica ignorate le organizzazioni sindacali

I sindacati della scuola Flc/Cgil Cisl/Scuola Uil/Scuola Snals/Confsal e Gilda/Unams apprendono solo oggi dai mezzi d’informazione che una Commissione mista Comune-Dirigenti scolastici e Ufficio scolastico, ha predisposto un piano di dimensionamento scolastico con la creazione degli istituti comprensivi nel comune di Modena. Questo, senza aver mai coinvolto le organizzazioni sindacali in un percorso che comporterà modifiche degli organici delle istituzioni scolastiche.

Il Comune di Modena, insieme al comune di Carpi che ha già effettuato il dimensionamento scolastico tre anni fa, si dimostrano gli unici a livello regionale che, discostandosi dalle linee di indirizzo della regione Emilia-Romagna, tagliano autonomie scolastiche e posti di lavoro.
La Regione Emilia-Romagna indica nelle Linee di indirizzo come “punto fermo del percorso della programmazione …l’invarianza del numero delle autonomie scolastiche”.
La Regione ricorda inoltre agli Enti locali che i parametri per la costituzione degli istituti comprensivi e della loro autonomia devono rimanere all’interno di un minimo di 600 alunni sino ad un massimo di 1.200 alunni.
Nel piano del Comune di Modena, invece, c’è il taglio di 2 autonomie scolastiche (che passano da 12 a 10) e da ciò ne deriva la costituzione di 2 mega comprensivi di oltre 1.600 studenti. L’esperienza di Carpi, e di altre province con queste mega strutture, dimostrano la difficoltà di gestione di tali istituti comprensivi con un elevato numero di studenti e personale ausiliario Ata ridotto (i parametri ministeriali non prevedono, oltre una determinata soglia di studenti, un adeguamento proporzionale degli organici).

I sindacati, che dovevano essere coinvolti sin dall’inizio nella riorganizzazione – come previsto dalle Linee di Indirizzo della Regione Emilia-Romagna – saranno convocati dall’assessore a cose fatte e solo dopo ripetuta sollecitazione. Ad oggi non c’è una data di incontro fissata!
Il piano proposto modifica anche i tre istituti comprensivi istituiti appena 2 anni fa, mescolando plessi scolastici e sedi di segreteria in modo confuso, cancellando uffici già esistenti e costringendo l’intero personale di una struttura già consolidata e funzionante, a chiedere il trasferimento in un’altra.

Alcune scuole modenesi hanno già dato pareri negativi al piano di dimensionamento proposto, attraverso i collegi docenti e i consigli di istituto. Da questo si deduce che non vi è stato alcun percorso di condivisione con il personale delle scuole (che non sono solo i dirigenti scolastici, ma l’intero corpo docente e il personale Ata), per non parlare del coinvolgimento delle famiglie e della cittadinanza che saranno messi di fronte al fatto compiuto.

Certamente questa operazione non brilla per trasparenza, condivisione e corrette relazioni sindacali. E l’assessore si dimostra in linea con il Governo eludendo il confronto con il sindacato, se non a giochi fatti!!!

(Stefano Colombini, segretario Flc/Cgil Modena – Monica Barbolini, segretario Cisl Scuola Emilia Centrale – Liviana Cassanelli, segretario Uil Scuola Modena – Giovanni Massarenti, segretario Snals Modena – Robertino Capponcelli, coordinatore Gilda Modena)

















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