Il Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia Romagna ha respinto il ricorso di componenti dell’associazione “Circolo sociale degli agitati” (più conosciuti come esponenti di “Libera”) contro lo sgombero degli immobili di proprietà comunale di via Pomposiana a Marzaglia, avvenuto nell’agosto del 2008.
Il ricorso è stato definito inammissibile “per difetto di legittimazione attiva dei ricorrenti”, in quanto non hanno presentato documentazione comprovante la costituzione della associazione e, ad ogni modo, non ci sono atti a dimostrazione che “l’occupazione dell’immobile derivi dalla pregressa stipula di atto di diritto privato o pubblico (concessione) del bene comunale, con conseguente sussistenza di un ulteriore profilo che accerta l’occupazione di fatto e sine titulo del fabbricato da parte dei ricorrenti”. La sentenza riporta inoltre il fatto che “il ‘Circolo degli agitati’, nel 2001, non ha sottoscritto la lettera d’invito del Comune diretta a instaurare il rapporto di comodato gratuito per l’uso dell’immobile”.
Oltre a respingere il ricorso, il Tar ha inoltre condannato i ricorrenti al pagamento delle spese giudiziarie in favore del Comune per un importo di 4 mila euro.
All’epoca degli eventi, l’Amministrazione aveva ordinato lo sgombero del caseggiato di Marzaglia per consegnare l’area alla società Vintage spa per la realizzazione dell’Autodromo Guida sicura di Modena. Gli esponenti di “Libera” avevano fatto opposizione fisica allo sgombero rendendo necessario l’intervento congiunto della Polizia municipale e delle altre forze dell’ordine.