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San Pietro in Casale: rapina ai danni della “Emilbanca” di Piazza dei Martiri, due arresti

20151031-San-Pietro-in-Casale---Rapina-Emilbanca-(2)I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Giovanni in Persiceto e della Stazione di San Pietro in Casale hanno arrestato un 36enne nato a San Giovanni Rotondo, residente a Cerignola, e un 38enne nato a Cerignola, residente a Calderara di Reno, entrambi con precedenti di polizia, ritenuti responsabili in concorso della rapina perpetrata alle ore 11:50 di ieri, in danno della filiale “Emilbanca”, situata in Piazza dei Martiri a San Pietro in Casale.

Il colpo è stato eseguito da tre malviventi, sfondando una vetrina dell’istituto di credito con una Fiat Stilo (in retromarcia) per facilitare l’ingresso e sfruttare il fattore sorpresa nei confronti di chi si trovava dentro: il direttore, cinque impiegati e cinque clienti. Sfondata la vetrina al terzo tentativo, due malfattori non armati e a volto coperto sono scesi dalla vettura e si sono introdotti negli uffici.

Fortunatamente non ci sono stati feriti ma il fragore dei vetri infranti ha scatenato il panico tra i presenti.

In meno di 30 secondi i due malviventi sono tornati a bordo della Fiat Stilo, pronta per la fuga, con un bottino di 4.800 euro. L’autista è partito a tutta velocità per fermarsi alcuni chilometri dopo in una rotonda in via San Benedetto, dove tutti e tre gli occupanti sono scesi velocemente dalla Fiat Stilo e sono saliti a bordo di un Renault Kangoo di colore bianco, ripartendo poi rapidamente in direzione di Pieve di Cento.

La manovra anomala ha attirato l’attenzione di un passante che si è annotato il numero di targa e lo ha fornito alla Centrale Operativa dei  Carabinieri, chiamando il 112.

Gli accertamenti sulla targa consentivano agli investigatori di risalire all’intestatario del Renault Kangoo, il 38enne residente a Calderara di Reno, e subito organizzavano un controllo presso l’abitazione di residenza. I militari prima effettuavano una prudente ricognizione attorno all’abitazione e notavano lo stesso Renault Kangoo parcheggiato lungo la strada, quindi si ponevano in osservazione con un dispositivo di personale in abiti civili.

Quando vedevano il 38enne uscire di casa in compagnia del 36enne ed avvicinarsi al veicolo, i militari li bloccavano immediatamente. Veniva eseguita una perquisizione all’interno dell’appartamento dove venivano rinvenuti gli indumenti utilizzati per commettere la rapina, 2.290 euro in contanti, di cui 870 euro all’interno di una valigia in uso al 36enne e 1.420 euro dentro a un marsupio contenente la carta di identità del 38enne, oltre a parrucche e cappelli, alcune paia di guanti, numerosi cutter e alcuni walkie talkie.

Della frenetica dinamica veniva informato il Sostituto di turno della Procura della Repubblica di Bologna, Dott. Di Giorgio, ed i due venivano immediatamente arrestati e, al termine degli accertamenti, tradotti nel carcere della Dozza. Il 36enne era anche ricercato per l’esecuzione di un provvedimento di carcerazione di 1 anno e 9 mesi di reclusione, conseguente a una condanna per rapina aggravata, emesso dalla Corte d’Appello dell’Aquila.

Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna proseguono gli accertamenti investigativi per la ricostruzione dell’organizzazione della rapina e così, naturalmente, risalire all’identità del terzo membro della banda, oltre che accertare eventuali responsabilità del proprietario della Fiat Stilo, non risultata denunciata quale oggetto di furto e intestata a un 44enne di Lecce, gravato da precedenti di polizia.

















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