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Scuola e prevenzione: screening per l’identificazione dei difetti visivi

screening-progettoLa sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con il Patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e di oltre venti comuni del territorio, il contributo della Fondazione Pietro Manodori e la collaborazione del Lions Club “Ferrante Gonzaga” di Guastalla, ha attivato per l’anno scolastico 2015/2016un percorso di prevenzione per l’identificazione dei difetti visivi rivolto alle 53 scuole primarie, 44 statali e 9 paritarie di tutta la provincia di Reggio Emilia.

Scopo dell’iniziativa è quello di potenziare l’attività di sensibilizzazione sulle malattie oculari tramite un programma di screening della vista volto ad individuare le principali problematiche visive legate alla fascia di età dei 5/6 anni, nonché proporre una specifica attività di informazione/formazione sulla prevenzione delle malattie oculari e sull’utilizzo dei cani-guida per persone non vedenti. Lo screening della vista, effettuato da un’equipe multidisciplinare composta da oculisti, ortottisti ed optometristi, è uno strumento efficace che permette di riscontrare eventuali anomalie o difetti visivi nei bambini e suggerisce alle famiglie, se necessario, ulteriori approfondimenti specialistici.

Il progetto, partito lo scorso ottobre, ha già interessato gli Istituti Comprensivi di Fabbrico-Rolo, Guastalla (compreso il Sant’Orsola), Gualtieri-Boretto, Luzzara, Campagnola-Rio Saliceto, Novellara, San Polo, Toano e approderà nelle prossime settimane anche nei distretti di Scandiano e Reggio Emilia. Coinvolte nel percorso quasi 100 classi, per un totale di oltre 2.000 bambini.

“La prevenzione è una delle attività primarie della nostra associazione – sostiene Chiara Tirelli, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per la sezione provinciale di Reggio Emilia. Il progetto nasce dall’esigenza di monitorare lo stato di salute degli occhi dei bambini, dopo lo screening che normalmente viene fatto dall’AUSL all’età di 3 anni. A questa età e fino agli 8 anni, infatti, il senso della vista si consolida ed è fondamentale intercettare possibili disturbi visivi al fine di correggerli o, se non altro, di evitare che possano peggiorare. L’impegno a livello di risorse umane ed economiche che il progetto richiede è rilevante – la nostra equipe è formata anche da un istruttore di orientamento/mobilità e da un addestratore di cani guida – ma l’adesione di tante scuole e la collaborazione di dirigenti e insegnanti del territorio ci motiva a proseguire”.

L’amministrazione comunale è parte del progetto e ha condiviso questa esperienza molto favorevolmente – dichiara Camilla Verona, Sindaco del Comune di Guastalla. “È indispensabile promuovere un’attività di prevenzione in età infantile, perché è proprio in questo delicato periodo di vita che i bambini si approcciano alla lettura e alla scrittura ed è importante che la loro vista venga preservata. Spesso le famiglie, anche quelle straniere per un discorso di differente storia e sensibilità culturale, non hanno tutti gli strumenti necessari per poter riconoscere e risolvere problemi di tale natura. Progetti di sensibilizzazione come quello dell’Unione Ciechi di Reggio Emilia, offrono un’opportunità in più per monitorare lo stato di salute dei bambini e per tenere sotto controllo eventuali malattie che insorgono in età scolare”.

“Abbiamo aderito a questo progetto, perché risponde in primo luogo al nostro obiettivo associativo di essere cavalieri della vista – afferma Rosella De Lorenzi, Presidente del Lions Club Ferrante Gonzaga di Guastalla. Riteniamo fondamentale fare prevenzione, soprattutto quando parliamo di malattie che possono essere scoperte e curate fin dall’infanzia. Sosterremo l’Unione Ciechi provinciale nelle diverse attività scolastiche e ci faremo promotori dei valori che l’associazione vorrà trasmettere sul territorio tramite questo percorso”.

Per Bruno Scacchetti, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Guastalla “lo screening scolastico offerto dall’Unione Ciechi provinciale è un progetto prezioso, perché attraverso visite specialistiche e una dimensione di gioco è stato possibile comunicare ai bambini l’importanza della cura di malattie spesso sottovalutate”. Per Laura Spinabelli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Luzzara “l’iniziativa è stata un’occasione importantissima di controllo e di prevenzione, qualificante per tutti gli istituti che hanno a cuore il benessere dei propri alunni”.

 

 

















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