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‘Io vado… LIBERA’, mostra foto-documentaria e iniziative in occasione del 70° dell’UDI di Modena

Roma-10-giugno-1977A 70 anni dalla sua fondazione l’UDI – associazione nata dai Gruppi di Difesa della Donna attivi nella Resistenza, che aveva l’ambizione di radunare donne di ogni estrazione e credo politico sotto il comune obiettivo dell’autonomia femminile – intende trasmettere alle nuove generazioni la propria storia d’impegno per i diritti di cittadinanza e la dimensione collettiva che risultò determinante nella conquista di una vera libertà.

La Mostra vuole quindi ricostruire la storia dell’UDI, dentro alla storia dei cambiamenti sociali del Paese e della nostra città di Modena, per far conoscere il ruolo determinante che l’associazione ha avuto con la sua azione politica, spesso anticipatoria e promotrice di tali processi. Queste conquiste, infatti, non possono essere date per scontate ed acquisite, così come le lotte di allora non hanno esaurito la loro missione: avviare la partecipazione delle donne ed un loro protagonismo che sia espressione di una piena democrazia resta, perciò, un tema ancora aperto.

E allora, “da cittadine e cittadini”, dice la Presidente UDI Modena, Serena Ballista, “non dovremmo accontentarci di ereditare passivamente la “libertà” da chi ci ha preceduto, ma farci carico di una ‘trasmissione’ che comporta un’assunzione di responsabilità e ha come esito positivo la formulazione di  nuove risposte a vecchie domande che chiunque ha il diritto e il dovere di interpretare. Il fatto, perciò, che le nuove generazioni di donne s’interroghino sulla continuità di senso dell’UDI è legittimo ed auspicabile”. Ed ecco che questa iniziativa, insieme alle altre in programma, è l’occasione per “conoscere una storia complessa, dal finale aperto, affinché avvenga un necessario passaggio di testimone. In tal senso, intende essere una presa di posizione politica: fare il punto su quanto è stato conquistato dall’UDI e su quanto resti da fare in termini di esigibilità di diritti”.

 

Inaugurazione della mostra foto-documentaria Io vado… Libera, insieme al cartellone di iniziative collaterali, dal 7 al 29 novembre 2015, nella sede della Residenza universitaria San Filippo Neri, sala piazzetta coperta, in via Sant’Orsola 52, Modena, per riflettere insieme sul senso storico-politico di un percorso che ha segnato e coinvolto negli anni molte cittadine e molti cittadini.

 

L’ESPOSIZIONE FOTO-DOCUMENTARIA “IO VADO… LIBERA”

La mostra è una narrazione visiva che si articola in cinque sezioni: Libera di lavorare, Libera di partecipare, Libera nel corpo, Libera di amare, Libera nel mondo. Il racconto si snoda in uno spazio condiviso dove i temi oggetto sono colti attraverso immagini di ieri e di oggi per dimostrare come, nonostante i successi ottenuti, non modificando profondamente gli stereotipi culturali di genere che continuano a perpetuarsi nel tempo, i diritti acquisiti siano stati periodicamente rimessi in discussione. In ciò l’esposizione intende essere un racconto collettivo ad immagini in cui ognuno ed ognuna può riconoscere, da un lato, la propria discriminazione sociale o lavorativa, dall’altro, la propria partecipazione, in quanto comunità, alle lotte dell’UDI per l’emancipazione e per i diritti.

Ogni tema ha una figura illustrata principale che introduce il visitatore al percorso espositivo, mentre lo spazio interno si sviluppa in una selezione di foto d’archivio, documenti (volantini, manifesti, articoli di giornale, questionari), che raccontano le iniziative svoltesi nel corso degli anni: ogni pannello ha poi una campagna principale in evidenza che invita alla partecipazione attiva. La striscia superiore riporta immagini fotografiche e le copertine di “Noi Donne”, già organo d’informazione dell’Associazione, in occasione dell’ 8 marzo, giornata assunta dall’UDI quale ricorrenza simbolica della propria azione politica.

 

Cinque donne, cinque memorie storiche: fumetti che parlano al visitatore.

Guide d’occasione cinque fumetti femminili a rappresentazione delle tante donne che hanno fatto l’associazione in epoche e contesti diversi, che dialogano, inizialmente con il visitatore introducendolo alla mostra, poi fra loro in un continuo rimando fra passato e presente, a testimoniare la continuità e l’attualità di quelle battaglie. Così il visitatore segue il percorso visivo mediante i dialoghi dell’adolescente anni 2000/2015 che apre i pannelli lavoro, della partigiana anni 40/50 per lo spazio partecipazione, della femminista incinta anni 70/80 per il corpo, della lavoratrice anni 60 nel tema amare, della ragazza migrante di seconda generazione per il mondo.

Le illustrazioni sono della fumettista modenese Arianna Farricella, che recentemente ha esposto per la Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, nel programma delle iniziative per Expo Milano.

In questo modo i dieci pannelli rispondono a tre registri comunicativi: soggettivo, informativo e storico. Le figure femminili che parlano nei baloon affrontano il tema partendo dalla soggettività: presentandosi in prima persona raccontano la propria scelta di entrare nell’UDI e le circostanze storiche e personali in cui è avvenuta. I box informativi, invece, sintetizzano il tema fornendo i fatti di come l’UDI si sia mossa a riguardo; il registro storico è stato lasciato a documenti e immagini.

 

Il materiale documentale

Il materiale è stato tratto da differenti archivi quali: Archivio centrale UDI di Roma; Archivi UDI di Modena e Carpi; Fondo Gina Borellini, Fondo Anna Rosa Bassoli, Collezione dei periodici ‘Noi donne’, depositati e consultabili al Centro documentazione donna di Modena; foto giornalistiche; foto private.

Per ulteriori informazioni www.archividelnovecento.it/archivinovecento

 

Orari e informazioni

7 – 29 Novembre 2015, San Filippo Neri, via Sant’Orsola 48 – Modena

Orari di apertura Lun.- Ven. 15.00-19.00 Sab.-Dom. 10.00-13.00 / 15.00-19.00

per visite guidate di scolaresche o di gruppi prenotare allo 059/366012 o via email: udimodena70@gmail.com

pagina facebook: https://www.facebook.com/IovadoliberaUDIModena

 

PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE

SABATO 7 NOVEMBRE 2015

9.30, saluti di Ingrid Caporioni, Assessora Pari opportunità del Comune di Modena.

I NOSTRI PRIMI 70 ANNI : una riflessione storico politica fra presente e futuro. Interventi di: Serena Ballista, Presidente UDI Modena; Rosangela Pesenti, Coordinamento UDI Nazionale; Pina Nuzzo, già Delegata UDI Nazionale; Caterina Liotti, Centro Documentazione Donna; una rappresentante dell’Associazione Femmes Solidaires (Parigi).

Nel corso della mattinata è prevista la proiezione di due video interviste a Marisa Rodano “Dalla memoria di una che c’era” e Marisa Ombra “Noi donne: un corredo di idee, non di lenzuola” realizzate da Ilaria Scalmani, con la partecipazione dell’UDI nazionale Archivio Centrale, Associazione Nazionale degli Archivi dell’UDI, Rete regionale degli archivi UDI Emilia Romagna.

11.30 Consegna di una pergamena alle socie UDI dal 1945

Emidia Cappellini e Ibes Pioli.

 

Consegna di un messaggio di elogio per il suo impegno politico da parte di UDI a Enrica Filippini Lera, nata nel 1914 protagonista della lotta di Liberazione romana, arrestata nel 1944 e condannata a 3 anni di carcere duro dal Tribunale Tedesco da scontare in Germania e residente a Modena dal 1956.

12.00 Taglio del nastro e inaugurazione della mostra foto-documentaria

13.00 Saluti di Gianpietro Cavazza – Assessore Cultura, Rapporti con Università e Scuola del Comune di  Modena

 

Programma completo www.cddonna.it  www.comune.modena.it  www.udimodena.org

 

L’evento è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il patrocinio del Comune di Modena. A Cura di: Unione Donne in Italia di Modena (UDI) e Centro documentazione donna di Modena (CDD) . Ricerca iconografica e documentaria: Natascia Corsini; Gabriella Gavioli; Caterina Liotti; Angela Remaggi; Elena Santunione Grandi Progetto, testi e consulenza storica: Caterina Liotti Progetto grafico, allestimento, adattamento testi: A Different Eyes – Isabella Colucci, Patrizia Comitardi, Dante Farricella Disegni: Arianna Farricella. Ufficio stampa: Silvia Bonacini Riprese video Marco Zoboli Dante Farricella.

(Immagine: manifestazione nazionale per la legge sull’aborto – Roma, 10 giugno 1977)

















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