“La violenza contro le donne è una infamia, che disonora tutti gli uomini degni di tale nome”. Così Loris Cavalletti responsabile dei Pensionati Cisl (Fnp) Emilia-Romagna, in occasione della Giornata Internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne, proclamata dall’Onu per mercoledì 25 Novembre, in ricordo dell’assassinio delle tre sorelle Mirabal, avvenuto nel 1999 nella Repubblica Dominicana del Dittatore Trujillo.
Anche nella “civile” Italia, Cavalletti ricorda che sono quasi 7 milioni le donne che hanno subito nella propria vita qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il dato riguarda il 31,5% delle donne fra 16-70 anni. Di queste, il 20% ha subito una violenza fisica , il 21% una sessuale. Oltre 650.000 donne hanno subito stupri e 750.000 sono state vittime di tentati stupri. Il 63% di queste violenze è commesso dal partner attuale o precedente. Sono le donne separate o divorziate a subire maggiormente questo scempio rispetto alle altre (oltre il 50% contro il 30%).
Ancora, l’esponente Fnp considera “perversa ed assurda” la violenza fisica o sessuale subita da donne con problemi di salute o disabilità (36%) ed oltre tale cifra quelle con limitazioni gravi.
Infine, quasi 3,5 milioni di donne hanno subito stalking nel corso della vita (16% della popolazione femminile). Di queste oltre 1.5 milioni da parte dell’ex compagno e ben oltre 2 milioni da persone diverse dall’ex compagno.
Da qui l’impegno ribadito con forza da Cavalletti ad “agire come sindacato Pensionati Cisl nel denunciare in ogni sede qualsiasi forma di violenza a danno delle donne, anche anziane ma non per questo immuni, informare circa le opportunità e le sedi di difesa e tutela delle donne presenti sul territorio, fornire assistenza psicologica alle vittime”.