Saranno terminate entro settembre 2016 le scuole Mattarella di Modena il cui terzo e ultimo stralcio dei lavori, dal valore di tre milioni e 200 mila euro, è stato assegnato oggi, giovedì 26 novembre. Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in Consiglio comunale spiegando che la ditta, che ha vinto la gara con un ribasso di circa il 20 per cento, è la Sacogen di Modena e che si conta di utilizzare il ribasso per acquistare strumentazioni tecnologiche per il nuovo plesso scolastico che, nei programmi, ospiterà sia una primaria (elementare) sia una secondaria di primo grado (medie).
I primi due stralci di lavori della scuola, che si sviluppa su due piani per un totale di 4.360 metri quadrati (2672 metri quadrati al piano terra e 1688 metri quadrati al primo piano), sono costati complessivamente circa sei milioni di euro. L’intervento conclusivo prevede la realizzazione delle finiture interne con controsoffitti e tinteggi, dei serramenti interni, degli impianti della mensa, di tutti i terminali e corpi illuminanti e dell’impianto fotovoltaico, mentre esternamente saranno eseguite tutte le opere di urbanizzazione.
Nel dettaglio, gli interventi consistono nella realizzazione di opere impiantistiche, di finiture interne, nell’installazione di serramenti, nella posa di terminali impiantistici, nel tracciamento degli impianti e gestione delle interferenze, nella realizzazione di opere fognarie e impiantistiche esterne, nella realizzazione di pavimentazioni e strutture esterne scolastiche, e di aree esterne e urbanizzazioni pubbliche.
L’edificio, denominato “Scuola Aperta”, è concepito per ricoprire un ruolo pubblico aperto alla cittadinanza come punto di ritrovo per iniziative aggregative e socializzanti. Oltre alle aule, ai laboratori e ad altri spazi didattici complementari (aule interciclo, sala lettura, aula teatro), la scuola è dotata di palestra, zona mensa e infermeria, mentre all’esterno del complesso è previsto anche un campetto sportivo polivalente che potrà essere usato anche in orario extrascolastico. Nella terrazza che sormonta la mensa sarà creato un orto-giardino pensile curato dagli alunni.
L’edificio è strutturato in tre elementi volumetrici principali, il corpo scolastico vero e proprio posto a sud, il corpo che occupa le funzioni complementari di carattere pubblico a nord e l’atrio d’ingresso a cerniera tra i due volumi, che oltre a svolgere una funzione di collegamento tra le parti diventa un’ampia piazza coperta pluri-funzionale.
Gli ambienti didattici principali sono orientati verso sud e sud-est per garantire la migliore illuminazione naturale delle aule. La struttura presenta elevati standard di isolamento termico di murature e vetrate, sistemi radianti a pavimento e a parete, sistemi innovativi di rinnovo dell’aria negli ambienti, impianti per la produzione di acqua calda ed elettricità attraverso fonti rinnovabili, ed è stata progettata ponendo attenzione alla massima accessibilità da parte di tutti.
“GIÀ DAL 2011 PREVISTE MEDIE ALLE MATTARELLA”
L’assessore Cavazza ha risposto all’interrogazione urgente del consigliere Bussetti (M5s) sull’organizzazione della rete scolastica in dieci istituti comprensivi
“Già nel piano di riordino deliberato dal Consiglio nel 2011 era prevista la presenza nella nuova scuola Mattarella di corsi di primaria e secondaria di primo grado, questi ultimi prelevati proprio dalle Guidotti/Lanfranco. Quello schema non aveva però numeri sostenibili in quanto la nuova scuola non sarebbe stato in grado di sostenere l’afflusso dalle primarie abbinate. Per questa ragione fu attuato in modo molto parziale, con solo tre comprensivi invece degli 11 decisi dall’Aula, creando un sistema ibrido”.
Lo ha detto l’assessore all’Istruzione Gianpietro Cavazza nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 26 novembre rispondendo all’interrogazione urgente “Criticità sull’organizzazione in dieci istituti comprensivi” del M5s illustrata da Mario Bussetti.
Con l’istanza, il consigliere ha evidenziato una “criticità in termini di applicazione, relativamente al trasferimento di quattro sezioni dalle scuole medie Lanfranco alle scuole Mattarella”, perno di uno dei dieci Istituti comprensivi, ha chiesto se l’Amministrazione ha analizzato la possibilità di riorganizzare gli istituti scolastici in nove comprensivi invece che dieci e se è stata effettuata una simulazione di come risulterebbe la suddivisione delle scuole nell’ipotesi in cui gli Istituti comprensivi fossero nove, con le Mattarella come scuola primaria. Bussetti ha poi evidenziato come seconda criticità la mancata approvazione del progetto da parte di quattro direzioni didattiche su 12. Nell’interrogazione ha infine chiesto: “Se il progetto Mattarella prevedeva in precedenza una scuola con bacino di utenza 6-10 anni (primaria), dove si pensa di collocare questa utenza? Si è già ipotizzato come verranno utilizzate le aule (per quattro sezioni di scuola media, per un totale di 12) delle scuole Lanfranco che rimarrebbero vuote dopo il previsto ‘spin-off’ delle scuole Mattarella?”.
L’assessore ha spiegato che sono state fatte diverse ipotesi di riorganizzazione della rete scolastica, “compresa quella di fare nove comprensivi sulla base delle scuole medie già esistenti, ma questo avrebbe portato ad avere quattro anziché due Istituti comprensivi con 1.600 studenti, quando i dati ottimali che la Regione ha sempre indicato sono 800-1.200 alunni.
L’assessore ha ribadito come già nel primo riordino del 2011 sia stata prevista la presenza alle Mattarella di corsi di scuola secondaria di primo grado, per cui “non si sono fatte simulazioni a nove con le Mattarella come scuola primaria”, e di un solo corso di primaria: “Per il prossimo anno – ha aggiunto – è prevista l’attivazione di una quarta prima presso la scuola Buon Pastore”.
Rispetto alle aule che rimarranno libere alle Lanfranco, l’assessore Cavazza ha infine precisato che “saranno solo nove, perché partiranno sei corsi anziché i cinque inizialmente previsti, e verranno messe a disposizione del sesto comprensivo”.
Nella replica, il consigliere Bussetti ha chiesto di avere “l’ipotesi esaminata a nove comprensivi. Il carico a 1600 è pesante ma meno di quello che ci si aspettava visto che si era parlato di 2000 studenti”, ha aggiunto, evidenziando come sul tema dell’assetto delle Mattarella non ci sia “sufficiente chiarezza e condivisione di tutti gli elementi per fare una discussione seria”.