Il Natale 2015 è il primo con consumi in crescita dopo sette anni di crisi. La spesa media per i regali aumenta del 5% rispetto al 2014 fino a 166 euro a testa ma resta inferiore del 30% rispetto ai livelli del 2009. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, citando una ricerca di Confcommercio. Le tredicesime aumentano dell’1,2% rispetto allo scorso anno e valgono 39,4 miliardi. Di questi 7,9 miliardi sono destinati al fisco tra Ici, Imu, Tasi, tasse auto e canone Rai; 10 miliardi saranno destinati invece ai regali di Natale. Complessivamente i consumi da 13esima e le spese aggiuntive dei lavoratori autonomi a dicembre valgono 29,9 miliardi. Si tratta di 1.370 euro a famiglia, con aumento dell’1,3% rispetto al scorso anno ma un calo del 3,5% rispetto al livello del 2008. “Sulla base dei dati del passato non c’è un impatto degli attentati terroristici dal punto di vista macroeconomico”. Lo afferma il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, che ha analizzato gli effetti sugli andamento del Pil e sulla fiducia di imprese e famiglie dell’attacco alle Torri gemelle e alla metropolitana di Londra. “L’Occidente dal punto di vista economico avrebbe gli anticorpi per reagire al terrorismo senza discontinuità negli andamenti macroeconomici”, spiega Bella.