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Giovedì, in Galleria Estense a Modena, conferenza di Fabrizio Paolucci

GalleriaEstenseGiovedì 10 dicembre 2015, alle ore 17.30, presso la Galleria Estense di Modena, in Largo Porta Sant’Agostino 337, si conclude il ciclo di conferenze “Mostrare l’Arte: allestimenti e nuove aperture” con un intervento di Fabrizio Paolucci dal titolo “La statuaria antica nelle raccolte dinastiche. Il caso di Modena e Firenze”.

L’ultimo degli appuntamenti del ciclo di conferenze per il 2015 – che ha avuto per tema gli allestimenti, antichi e moderni, e la accresciuta accessibilità al pubblico dei tre istituti che compongono il complesso museale della Galleria Estense -, punta l’attenzione sulla statuaria antica in due tra le maggiori raccolte dinastiche: quella degli Este e quella dei Medici.

Come infatti ci racconterà Fabrizio Paolucci, Direttore del Dipartimento di Antichità Classiche della Galleria degli Uffizi, le collezioni di antichità di questi due importanti casati si svolgono secondo linee di sviluppo assai simili fra di loro. “Sin dalla fine del XV secolo, a Ferrara come a Firenze, i signori di quelle città si dedicarono a raccogliere antichità, limitandosi, in un primo momento, a monete, gemme ed epigrafi. Sarà solo nel corso del XVI secolo che gli interessi di entrambe le casate si orienteranno verso il collezionismo di statuaria classica, alla quale sarà riservato un ruolo di primo piano nell’arredo delle rispettive regge. Personaggi come Alfonso II o il cardinal Ippolito, da parte estense,  o Cosimo I e Ferdinando de’ Medici, da parte medicea, furono i grandi protagonisti del mercato antiquario romano di quel secolo, trovandosi, a più riprese diretti concorrenti per l’acquisto delle opere migliori restituite dal sottosuolo della Città Eterna. A testimonianza di quattro secoli di collezionismo, a Firenze come a Modena, rimangono oggi due Gallerie fra loro sorelle nella genesi e nella formazione che, con le loro raccolte popolate di capolavori classici, testimoniano nel modo più compiuto del ruolo della riscoperta dell’antico nella cultura italiana  del Rinascimento”.

Fabrizio Paolucci, attuale direttore del Dipartimento di Antichità Classiche della Galleria degli Uffizi, si è occupato di temi legati all’arte vetraria romana tardoantica -argomento del dottorato, conseguito presso l’università di Bologna- e alla ritrattistica d’età imperiale, cui ha dedicato monografie ed articoli su riviste specializzate. E’ stato curatore di mostre dedicate al vetro in età romana (“Magiche Trasparenze” a Genova nel 1999, “Vitrum” a Firenze nel 2006), agli horti romani (“Il giardino antico da Babilonia a Roma” a Firenze nel 2007) ed alla statuaria classica di antica collezione (“Volti di marmo” a Firenze nel 2000, “Volti Svelati” a Firenze nel 2011).

Ingresso gratuito.

 

















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