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Al via il Adrion, nuovo programma europeo di cooperazione transnazionale

Foto-Evento-AdrionAl via Adrion, il programma di cooperazione territoriale europea transnazionale che coinvolge quattro stati membri dell’Unione Europea (Italia, Slovenia, Croazia, Grecia) e quattro paesi in pre-adesione (Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina) e di cui la Regione Emilia-Romagna è autorità di gestione.
L’evento di lancio del Programma ha avuto inizio oggi a Bologna, con l’intervento di apertura del presidente della Regione Stefano Bonaccini e con la partecipazione dei rappresentanti di tutti i paesi coinvolti. La sessione odierna sarà chiusa dall’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee Patrizio Bianchi, dal Ministro per l’integrazione dell’Albania Klajda Gjosha e dal sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi.
“La giornata di oggi rappresenta un ulteriore passo avanti per entrare nella definizione degli strumenti operativi di Adrion – ha detto il presidente Bonaccini – La Macroregione Adriatico-Ionica può essere una grande opportunità di crescita e di sviluppo per questa area, che ha un ruolo strategico per l’Europa, anche dal punto di vista geografico. Turismo, economia del mare, infrastrutture e ambiente le nostre priorità. L’Emilia-Romagna guidando l’autorità di gestione ha un ruolo di primo piano, perché vogliamo cogliere tutte le opportunità, anche finanziarie, che l’Unione europea mette a disposizione dei territori”.
“Adrion è un programma europeo rivolto alla grande area adriatico-ionico, il punto strategico più delicato di tutta Europa – ha detto l’assessore Patrizio Bianchi – Riguarda interventi per lo sviluppo di quattro grandi linee, ambiente, innovazione e ricerca, connessioni e trasporti e le imprese e la capacità amministrativa delle Regioni e delle città. Cruciale all’interno dell’ambiente il tema del mare, che per l’Emilia-Romagna significa forte rilancio della pesca e dell’acquacoltura”.
Il Programma Adriatico-ionico Adrion, approvato dalla Commissione europea con decisione del 20 ottobre 2015, ha come primo obiettivo di supportare la Strategia Europea per la regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), per favorire l’integrazione tra gli Stati partner, facendo leva sulle risorse naturali, culturali ed umane esistenti nelle aree del mare Adriatico e del mar Ionio e rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale dell’area.
I quattro obiettivi tematici sono ‘Regione innovativa e intelligente’, ‘Regione sostenibile’, ‘Regione connessa’ e ‘migliore governance per Eusair’. Questi obiettivi tematici sono strettamente connessi con i quattro pilastri di Eusair, e cioè Crescita blu, Qualità ambientale, Regione connessa, Turismo sostenibile.
Il Programma si occuperà dunque di rafforzare la ricerca lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, di preservare e tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse a livello transnazionale contrastando la vulnerabilità ambientale, la frammentazione e la salvaguardia degli ecosistemi. Si guarderà anche alla promozione di sistemi di trasporto sostenibili, eliminando le strozzature nelle principali infrastrutture di rete e rafforzando le capacità di trasporto integrato ed i servizi di mobilità ed intermodalità dell’area.
Gli obiettivi saranno attuati attraverso progetti che coinvolgono le regioni di almeno tre Stati membri. Ai bandi possono partecipare autorità pubbliche (o equivalenti) e, in alcuni casi, soggetti privati. Ci si attendono progetti di circa valore medio di 1,5 milioni di euro con un parternariato trasnazionale formato da 3 a 10 soggetti.
Cofinanziato dall’Unione europea con il Fondo europeo di sviluppo regionale-FESR, Adrion ha una disponibilità finanziaria di 83,467 milioni di euro, a cui si aggiungono 15,7 milioni di fondi IPA (strumento finanziario per i Paesi in Pre-Adesione) con un tasso di cofinanziamento fino all’85% a cui, per i soggetti pubblici italiani va aggiunta la possibilità di richiedere il 15% al fondo di rotazione nazionale.
Nella giornata di domani continueranno i lavori con sessioni plenarie e tavoli tecnici paralleli.

















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