Si compra su Internet e si condivide la macchina. Questi i nuovi stili di consumo individuati dal Censis nel proprio rapporto, secondo cui sono 15 milioni gli italiani che fanno acquisti sul web (2,7 milioni nell’ultimo anno hanno comprato prodotti alimentari in rete e l’home banking è praticato dal 46% degli utenti del web). Per muoversi, invece, sono sempre di più coloro che optano per il car sharing: il 4% degli italiani (circa 2 milioni) e la percentuale sale all’8,4% tra i giovani. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, sulla base dei dati del Censis. Qualche dato: tra il 2009 e il 2015 sono crollati di oltre il 10% i ferramenta, le boutique, le librerie, le macellerie, mentre si è registrato un vero e proprio boom di take away (+37%), ma anche di ristoranti (15,5%), bar (+10%) e gelaterie-pasticcerie (+8%). Tre le ragioni: ridotto capitale necessario all’avvio di queste attività, pervasività del cibo nel nostro quotidiano, l’iniziativa di molti stranieri. Per la prima volta dall’inizio della crisi la quota di famiglie italiane che nell’ultimo anno hanno aumentato la propria capacità di spesa risulta superiore a quella delle famiglie che l’hanno ridotta (25% contro 21%). Allo stesso tempo, però, sfiora il 20% del totale il numero delle famiglie che non riescono a coprire tutte le spese con il proprio reddito. Nel 2015 la televisione ha una quota di telespettatori vicina alla totalità della popolazione (il 96,7%). Ma aumenta l’abitudine a guardare la tv attraverso i nuovi device: +1,6% di utenza rispetto al 2013 per la web tv, +4,8% per la mobile tv, mentre le tv satellitari si attestano a una utenza complessiva del 42,4% e il 10% degli italiani usa la smart tv che si può connettere alla rete. Anche per la radio si conferma una larghissima diffusione di massa (l’utenza complessiva corrisponde all’83,9% degli italiani), con l’ascolto per mezzo dei telefoni cellulari (+2%) e via internet (+2%) ancora in ascesa. In effetti, gli utenti di internet continuano ad aumentare (+7,4%), raggiungendo una penetrazione del 70,9% della popolazione italiana. Le connessioni mobili mostrano una grande vitalità, con gli smartphone forti di una crescita a doppia cifra (+12,9%) che li porta oggi a essere impiegati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%), e i tablet praticamente raddoppiano la loro diffusione e diventano di uso comune per un italiano su quattro (26,6%).
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