Calmate le acque e con tutte le pedine al loro posto ci sentiamo di dire la nostra opinione politica. Non è un segreto, lo abbiamo scritto in periodo non sospetto,che le Fondazioni bancarie, così come concepite e strutturate , non obbediscono compiutamente al concetto di solidarietà e presenza sui territori di competenza, quindi i patrimoni illegittimamente accumulati vanno riportati ai veri proprietari…… “.il popolo “ che con tanti sacrifici diede vita alle Casse di Risparmio.
In sintesi gli interessi originari sono del “ popolo “ e la rappresentanza va ai Consigli Comunali, non certamente ad organi pletorici ed autoreferenziali come quelli governano tali “ mostri giuridici “
Il problema è posto ed è sentito sia a livello europeo che nazionale , sta scadendo il tempo per ovviare agli errori del passato .
Per la nostra Fondazione, lo abbiamo già scritto, ricordiamo le interessanti “ performance “ patrimoniali , quali le perdite di Lehman di circa 13 mln, lo strano percorso dell’ investimento in Hera , la querelle da ballatoio sulla gara per le farmacie comunali, di certe dazioni, uno per tutte la RSA di Formigine , le corpose consulenze .
Nel 2013 partecipanno alla discussione sul colpo di mano dell’allora Presidente della Fondazione con l’unanime e prono assenso del Consiglio di Indirizzo .
Fu messo mano allo statuto , nella parte delle “ compatibilità esterne “ sbarrando la strada ad uomini e donne impegnati in politica attiva e con incarichi apicali nelle rispettive forze politiche.
Strada sbarrata anche per Consiglieri Comunali, ex Sindaci , candidati alle competizioni elettorali ecc. ecc. …… sacro furore antipolitico investì la Fondazione con l’imposizione di una quarantena di 24 mesi per disintossicarsi dal virus politico.
Di fatto gli aspiranti al rinnovo degli organi del 2015 hanno dovuto saltare un giro…..la vendetta trasversale ha funzionato . .
Condividemmo, allora, critiche e perplessità del Sindaco di Modena e dell’On/le Baruffi, fresco Deputato ed ex Segretario della Federazione del PD .
Il parere di Baruffi : “….. il problema non è la politica ma sono le banche……” intuizione prospettica visto quello che stiamo passando oggi.
Anche Pighi : “…..Landi si sbaglia è una scelta demagogica “.
Alla incostituzionalità della norma statutaria, stranamente nessuno l’ha invocata , abbiamo contezza che la maggior parte delle Fondazioni italiane non prevedono tale sbarramento e per stare vicino casa ci sono Carpi, Reggio nell’Emilia, Bologna .
Di questi tempi la politica è chiamata a risolvere i problemi creati proprio dalle banche e da banchieri raccattati al mercato delle pulci .
Ebbene , cosa abbiamo pensato di fare noi socialisti ?
Nei tempi supplementari , con le pedine a posto nel C.d.A. , si sono liberati tre posti nel Consiglio di Indirizzo per il transito di altrettanti componenti nel C.d.A., abbiamo segnalato per la nomina nel Consiglio stesso il Segretario del Federazione del PSI, soggetto in possesso dei requisiti di professionalità ed onorabilità.
Chi doveva fare la nomina si è dovuto arrendere alla “incompatibilità esterna “ .
Cosa avremmo fatto all’interno del Consiglio di Indirizzo ? :
- lavorato per portare i patrimoni delle Fondazioni ai legittimi proprietari…..il popolo ed il popolo è rappresentato dai Consigli Comunali ;
- riformare la statuto . a) togliere la parte che limita l’accesso agli uomini e donne che si si interessano di politica, ex Sindaci, Consiglieri Comunali, purchè in possesso di competenza ed onorabilità;
- b) portare alla competenza del Consiglio di Indirizzo il controllo dell’accesso al credito da parte dei componenti il C.d.A. sia in via diretta che indiretta, nella Banca conferitaria, nonché nelle partecipate sia banche che altre attività ( incarichi, consulenze ecc).
- c) obbligo della resa di dichiarazione patrimoniale dei componenti del Consiglio di Indirizzo e del C.d.A. ad inizio e fine mandato.
(Partito Socialista Italiano Federazione di Modena)