“Poco più di un anno fa Modena era terza nella classifica sulla qualità della vita. La stessa classifica quest’anno retrocede Modena e molte città dell’Emilia per un motivo essenziale nel determinare la qualità della vita: la Sicurezza. La classifica è realizzata prendendo in esame tenore di vita, servizi e ambiente, affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione e tempo libero. Gli indicatori purtroppo non danno scampo. Incendi dolosi, spaccio di droga, scippi e borseggi, assalti alle ville, furti reiterati in imprese, abitazioni e negozi, per non parlare delle inchieste sulle infiltrazioni mafiose che hanno evidenziato la fragilità del nostro sistema”. Luigi Tollari, Segretario generale CST UIL Modena e Reggio Emilia commenta così la classifica 2015 del Sole24ore sulla qualità della vita.
“Se non ci fosse stato un seppur timido e insufficiente rafforzamento delle forze dell’ordine i risultati sarebbero pure peggiori. Ma il senso di insicurezza che pervade i cittadini di Modena e Reggio non è frutto di un razzismo strisciante ma è causato dal senso di frustrazione che pervade in un momento storico in cui tante certezze stanno venendo meno, sia nel lavoro, sia nei riferimenti tradizionali.
Siamo pervasi da una società che si dice libera ma molti percepiscono la libertà come licenza di fare ognuno quel che gli pare. Se ti trovi l’auto danneggiata o derubato, ti confronti col senso di impotenza e la consapevolezza che ben che vada i delinquenti faranno pochi giorni di prigione, per ritrovarseli in strada. E’ bene che si rifletta bene su questo aspetto, anche a livello di prefetture, sindaci, magistratura e forze dell’ordine. Il governo – conclude Tollari – deve provvedere perché alla favola della ripartenza e che va tutto bene non crede più nessuno”.