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L’Amministrazione comunale di Maranello: “via Frattini, situazione chiara e sotto controllo”

“In Via Frattini la situazione è chiara e sotto controllo”. Così l’amministrazione comunale interviene a proposito dello stato ambientale di un’area agricola demaniale a ridosso del torrente Tiepido, oggetto di indagini da parte di Arpa, l’Agenzia ambientale della Regione Emilia Romagna, su richiesta del Comune di Maranello. Nelle settimane scorse l’agenzia ha compiuto una serie di analisi su una porzione di terreno agricolo in via Frattini, evidenziando la presenza di rifiuti solidi urbani. L’ordinanza del Comune emessa il 24 dicembre ha quindi stabilito la perimetrazione dell’area, il divieto di coltivazione e la necessità di ripristino dell’area che avverrà di concerto con la Regione. “Quest’area”, precisa l’assessore all’ambiente Mariaelena Mililli, “si trova tra altre due zone che sono state bonificate negli anni passati, e in cui era stata riscontrata la presenza di rifiuti industriali. Ci teniamo però a precisare, anche nei confronti dei cittadini, che nel terreno agricolo in questione non sono stati trovati rifiuti pericolosi, ma rifiuti urbani che ovviamente devono essere smaltiti”. Dalla relazione di Arpa si evince che i rifiuti rinvenuti nell’area segnalata e sondata risalgono agli anni ‘60-‘70 e che in quest’area è emersa la presenza di metalli pesanti in concentrazione leggermente superiore agli standard previsti per i parchi le aree verdi: infatti i valori riscontrati sono inferiori a quelli consentiti per esempio nelle aree artigianali. “Su quest’area abbiamo voluto fare chiarezza sin da subito”, precisa l’assessore. “Abbiamo messo a disposizione di Arpa tutti gli strumenti tecnici utili al sondaggio del terreno perché ritenevamo importante agire in maniera tempestiva. Già il 2 ottobre abbiamo chiesto in via precauzionale, non essendoci ancora i presupposti per poterlo ordinare, di non coltivare l’area perimetrata. La collaborazione tra il privato, gestore di un’area demaniale di competenza regionale e il Comune è stata tale da non richiedere l’ordinanza se non come atto dovuto a seguito del verbale definitivo di Arpa. Ora c’è l’intenzione di collaborare con la Regione, proprietaria dell’area, per la messa in ripristino dell’area. A conferma della trasparenza del nostro operato, abbiamo convocato una specifica commissione consiliare nella quale il tema sarà affrontato con il supporto tecnico di Arpa. L’auspicio è che si possano dissipare dubbi e incertezze e che si proceda verso il raggiungimento della migliore soluzione possibile di concerto con la Regione”.

















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