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Colonia, Cgil, Cisl e Uil ER: no alla violenza sulle donne, no alla xenofobia

CGIL, CISL, UIL dell’Emilia Romagna, di fronte alla terribile e sciagurata aggressione alle donne di Colonia e di altre città della Germania, esprimono indignazione, preoccupazione e ferma condanna. Si è consumata una violenza collettiva contro le donne, la loro dignità e libertà personale, che non può essere in alcun modo ridimensionata nella sua gravità. Come più volte abbiamo sottolineato le conquiste di libertà, di uguaglianza e civiltà ottenute dalle donne e dagli uomini in questi anni, vanno costantemente alimentate, difese e salvaguardate. Siamo preoccupati del silenzio della nostra classe dirigente politica su questi avvenimenti; non possiamo permettere che tali episodi possano fomentare odio razzista, o peggio ancora, alimentare spinte xenofobe capaci di minare nelle fondamenta anche la nostra vocazione alla accoglienza e alla solidarietà. Questo sarebbe un modo per non affrontare il problema di fondo. La violenza contro le donne è un fenomeno mondiale, con diverse modalità nelle diverse  culture, e il suo contrasto deve essere assunto da ogni paese come obiettivo principale di ripristino della civiltà. E’ urgente che l’autorità giudiziaria faccia  luce al più presto su quanto accaduto alle donne di Colonia ed assicuri i responsabili alla giustizia. Oltre a perseguire penalmente coloro che hanno commesso questa barbarie, è quanto mai necessario che le istituzioni a tutti i livelli si adoperino per prevenire e contrastare discriminazioni, molestie e violenze sulle donne, con azioni che garantiscano la sicurezza delle donne, la loro libertà di movimento e il diritto all’emancipazione. Anche nella nostra Regione, a partire dal Consiglio Regionale sino a tutti i Consigli comunali, è opportuna una presa di posizione forte contro qualsiasi forma di violenza alle donne e per sollecitare l’opinione pubblica e la cittadinanza a vigilare per garantire il rispetto di tutte le libertà.

A questo proposito CGIL, CISL, UIL dell’Emilia Romagna e di tutti i nostri territori propongono che la Presidente dell’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna, il Sindaco della Città Metropolitana, i Presidenti delle Province, i Presidenti dei Consigli Comunali e/o Sindaci aprano i prossimi Consigli con una riflessione sui gravi fatti di Colonia, come del resto è già avvenuto in alcune realtà.

















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